November 26, 2024
In Italia è quindi in corso una vera e proprio guerra di classe in cui ogni anno migliaia di donne e uomini sono sacrificati nella ricerca del massimo profitto.
Nell’Italia “democratica” nata dalla resistenza, i lavoratori continuano a morire. La modernità del capitalismo continua a uccidere i lavoratori come nell’ottocento.
Nel 2015 diminuiscono i lavoratori occupati ma aumentano i morti sul lavoro. Nel nostro paese ogni anno avvengono più di un milione d’infortuni sul lavoro, 1.200 di questi sono mortali. Ogni giorno in Italia ufficialmente muoiono in media 3 lavoratori per infortuni sul luogo di lavoro e molti altri a causa delle malattie professionali, cifre volutamente sottostimate dal governo e dall’INAIL. Li chiamano omicidi “bianchi”, ma sono veri e propri crimini contro l’umanità che avvengono nel più assoluto silenzio dei media salvo quando la notizia può essere spettacolarizzata.
Le varie “riforme” delle pensioni fino a quella del governo Monti (con la “riforma” Fornero), hanno innalzato fino a 70 anni l’età lavorativa, aumentando il precariato e il lavoro nero insieme al ricatto della disoccupazione.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
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