November 26, 2024
Nuovi modelli scientifici supportati da Foreign Office del governo britannico mostrano che, se non cambiamo rotta, in meno di tre decenni la civiltà industriale potrebbe collassare essenzialmente a causa di scarsità di cibo catastrofiche, innescate da una combinazione di cambiamenti climatici, scarsità d’acqua, crisi energetica ed instabilità politica. Non si tratta di una previsione catastrofista di un a qualche associazione dell’ambientalismo estremo: i nuovi modelli vengono sviluppati dal Global Sustainability Institute (Gsi) della Ruskin University grazie al progetto Global Resource Observatory’ (Gro) finanziato dal Dawe Charitable Trust ed al quale partecipano il Foreign & Commonwealth Office (Fco) del governo britannico; Lloyds di Londra; Aldersgate Group, una coalizione ambientale di leader economici, politici e della società civile; Institute and Faculty of Actuaries; Africa Development Bank; Asian Development Bank; università del Wisconsin.
Prima che vi facciate prendere dal panico, la buona notizia è che gli scienziati che hanno realizzato questo modello non credono che sia inevitabile, infatti la previsione non tiene conto di come in realtà la gente potrebbe reagire a queste crisi cambiando comportamenti e politiche. Ma si tratta comunque di un serio allarme che dimostra che il business-as-usual ci porta verso la fine del mondo così come lo conosciamo e ci ricorda che il nostro attuale modo di vita non è sostenibile.
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