Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Buoni pasto e malattia: i Cobas del Comune chiedono conto all’assessore Eligi e alla segretaria generale

Postato il 17 Novembre 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Buoni pasto e malattie: Assessore Eligi,dirigente Paoli e Segretaria generale rispondano al personale

Buoni_pastoDopo l’approvazione in assemblea del contratto decentrato, la mobilitazione dei comunali e dei Cobas continua

Un mese fa, la rsu ha inviato l’ulteriore sollecito alla direzione personale, con cui si chiedeva URGENTEMENTE una risposta e di conoscere le corrette procedure applicative delle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo “Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro” e nella sentenza TAR LAZIO, SEZ. I, 5714/2015.

Dalla direzione personale nessuna risposta, eppure parliamo di impegni assunti e disattesi, a discapito di lavoratrici \tori che hanno preso giorni di ferie per visite e cure, giorni che dovranno essere conteggiati e restituiti.

Ogni volta che si tratta di cancellare diritti, scrivono i Cobas, arrivano puntualmente circolari e disposizioni ,ma quando i lavoratori e le lavoratrici risultano in credito non ricevano risposte. Due pesi e due misure inaccettabili ….Forse la direzione personale si muove solo su input dell’Amministrazione dimenticando che noi abbiamo anche dei diritti esigibili e inalienabili?

Un altro esempio eloquente è la questione dei buoni pasto. Se il programma di calcolo non funziona, se la ditta incaricata della gestione non risponde è forse nostra la colpa?

Ad oggi, dobbiamo ancora ricevere i buoni pasto del 2014 e del primo trimestre 2015, parliamo dei buoni pasto aggiuntivi a quelli dei due rientri settimanali. C’è il rischio che nel 2016 si possano perdere i ticket, per questo li vogliamo entro Natale e non oltre.

La lista delle questioni insolute sarebbe ancora lunga, per esempio capire quanti soldi ha speso l’Ente per la formazione e quanti sono i\le dipendenti (per direzione) rimasti fuori.

Al Comune di Pisa non esiste una politica del personale e della formazione ma solo un controllo maniacale sui giustificativi.

Attendiamo risposte

 

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