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Contrattazione decentrata anno 2015 – Anomalie sulla costituzione/destinazione/utilizzo delle risorse del fondo

Postato il 18 Novembre 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

A tutto il Personale

del Comune di Crespina Lorenzana

 e p.c.                    

Al Sindaco

 Alla Giunta Comunale

Ai Capigruppo Consiliari

Al Revisore dei Conti

Al Segretario-Presidente Delegaz. Trattante Parte Pubblica

 del Comune di Crespina Lorenzana

Contrttazione_decentrata_integrativaOggetto: contrattazione decentrata anno 2015- Anomalie sulla  costituzione/destinazione/utilizzo  delle risorse del fondo

Abbiamo preso visione dei contenuti della nota delle RSU del Comune di Crespina Lorenzana del 6/11/2015 e condividiamo integralmente le posizioni assunte, in particolare perché non sussistono le condizioni per procedere ad ulteriori delegazioni trattanti fino a che non avverrà la integrale liquidazione e  il pagamento di tutte le risorse residue del fondo del 2014.

Tale adempimento è infatti un dovere ed un obbligo, che dovrebbe sentire un’ Amministrazione nei confronti del personale dell’ Ente, ma è anche indispensabile per la corretta e legittima costituzione del fondo dell’ anno 2015 e di conseguenza per sviluppare la contrattazione decentrata integrativa per tale anno .

La RSU vuole (correttamente) veder chiaro nella costituzione dei fondi per la contrattazione decentrata verificando se il totale ammontare delle risorse economiche previste per l’ anno 2014 sia stato integralmente “pagato” al personale ( €. 129.280,95 ) , o se, essendo stata pagata una somma inferiore, ci siano state economie da aggiungere al fondo  dell’ anno successivo.

Nell’ intento di supportare i delegati abbiamo provveduto ad analizzare le diverse versioni delle proposte di fondo 2015 prodotte dalla parte pubblica. Queste sono una palese ammissione che si erano dati numeri nella destinazione delle risorse 2014 del fondo, ma d’ altronde questo non ci meraviglia visto che fu firmata ( da FP CGIL e CISL FP territoriali ) un’ ipotesi di accordo “in bianco” senza che esso fosse stato prima integralmente costituito e certificato.

Risulta perciò evidente che ci sono cospicue somme inutilizzate del fondo per tale anno che, qualora non liquidate come produttività collettiva in aggiunta a quelle originariamente previste per il 2014 ( €. 29.061,05), danno luogo ad un economia del fondo 2014 da aggiungere “obbligatoriamente” a quello dell’ anno 2015.

Ecco perché è inspiegabile, ormai a fine 2015, non disporre di una costituzione certa, definitiva e chiara del fondo, di precise e puntuali voci e indicazioni di destinazione ( è quasi un consuntivo). La costituzione del fondo , ricordiamolo, doveva essere fatta da mesi, almeno da quando, a Maggio/Giugno, l’aveva richiesto espressamente la RSU insieme alla integrale liquidazione della produttività collettiva.

Non vorremmo quindi, che le risorse non utilizzate del fondo 2014 rispetto a quelle previste nel CCDI per istituti contrattuali fissi e ricorrenti, da economie di fondo, fossero state considerate economie di bilancio. Nel qual caso i soggetti a cui la presente è diretta per conoscenza è bene che si attivino immediatamente per le rispettive attribuzioni, stante la gravità della circostanza.

Ecco perché la convocazione effettuata dal Presidente di parte pubblica della delegazione trattante per il giorno 17/11/ 2015 ha tutti i connotati di una enorme forzatura in termini di relazioni sindacali volta a delegittimare la RSU.

L’ esperienza dimostra che quanto si opera in tal modo ci sia un soggetto sindacale, magari territoriale, che ci “metterà una firma” a legittimare una preintesa 2015 basata su un fondo difforme per costituzione e destinazione dalle disposizioni contrattuali e dalle stesse regole che disciplinano la gestione e l’utilizzo delle risorse economiche

Se cosi’ avverrà non ci resta che ricorrere agli esposti.

Noi condividiamo e facciamo nostra la posizione assunta dalla RSU, stigmatizziamo il comportamento del Presidente di parte pubblica, improvvido e semplicistico, rispetto ad una posizione della rappresentanza molto puntuale, rivolta a garantire che tutti, ribadiamo tutti i soldi destinati al salario di lavoratrici/lavoratori previsti dalle disposizioni di legge e contrattuali arrivino a loro tutti gli anni senza essere distratti attraverso le economie di bilancio/avanzi di amministrazione.

Attraverso le nostre strutture approfondiremo ulteriormente gli aspetti legati all’ utilizzo del fondo per il salario accessorio, anche per gli anni antecedenti, ovvero almeno per il 2013 e per il 2012 per la parte riconducibile al Comune di Crespina.

Ci sono infatti elementi di impostazione tecnica, desumibili dal tipo di struttura utilizzata per indicare costituzione e destinazione dei fondi, che portano a ipotizzare che quanto accaduto nel 2014 sia conseguenza dei metodi usati/applicazioni derivate dal Comune di Crespina, per cui anche in quegli anni si siano verificate economie sul fondo di cui non vi è traccia negli anni successivi.

Sappiamo che non sarà semplice, perché da una verifica effettuata sul sito web istituzionale dell’ estinto Comune di Crespina, ma ancora efficace per gli obblighi derivanti dal D.Lgs. 14/3/2013 n. 33 e per quelli di cui all’ art. 40-bis, comma 4, del D.Lgs.n.165/2001, non sono stati pubblicati sul sito come dovuto tutti gli atti riconducibili alla contrattazione decentrata integrativa, e all’utilizzo delle risorse dei fondi afferenti agli anni 2012 e 2013, per cui non escludiamo il possibile ricorso ad esposti/segnalazioni all’ Autorità Nazionale e alle strutture ispettive e di controllo.

In particolare sul sito web del Comune di Crespina sezione amministrazione trasparente – contrattazione decentrata tuttora attivo :

Anno 2012

Risulta pubblicato solo il testo del CCDI ( sottoscritto come OO.SS. solo da FP CGIL) – per la prima volta rispetto agli anni precedenti nel contratto risulta omesso quale allegato quello relativo alla costituzione e destinazione del fondo 2012;

Non risulta pubblicata la relazione tecnico–finanziaria e la relazione illustrativa, certificate dagli organi di controllo interno omettendo ad obblighi di legge;

Anno 2013

Non è stato pubblicato nessun testo di CCDI neppure in ordine alla parte economica.

Non risulta pubblicata la relazione tecnico–finanziaria e la relazione illustrativa, certificate dagli organi di controllo interno omettendo così ad obblighi di legge.

Non proviamo certo soddisfazione nel rilevare inadempienze di trasparenza ( deve/doveva esistere un responsabile della trasparenza dell’ ente e ne risponderà), ma nemmeno possiamo dimenticare, che dal 2012 nel comune di Crespina e nel 2014 nel comune post-fusione, si sia verificata una possibile non erogazione di cospicue risorse del fondo a favore del personale. Certo se tutto questo fosse dovuto a non corretta indicazione delle risorse effettivamente utilizzate in ciascun anno, e alla non corretta costituzione del fondo in ordine alle risorse non utilizzate l’ anno precedente, questo evidenzierebbe una gestione tanto inspiegabile quanto meritevole di essere indagata per ciò che rappresenta.

Cobas pubblico impiego non intende consentire ad alcun soggetto sindacale di mettere con “firme” pietre sopra a quanto verificatosi ( ne risponderebbero non solo davanti ai lavoratori ma anche in altre sedi), per cui auspichiamo che tutti i soggetti a cui la presente è inviata per conoscenza si attivino nei loro rispettivi ruoli di indirizzo e controllo, per fare chiarezza/garantire alla fine prioritariamente il pagamento al personale di tutte le risorse economiche previste dai contratti collettivi decentrati integrativi a partire almeno dagli anni segnalati ( 2012-2013-2014) in quanto finiscono per avere effetti sul fondo 2015.

Sottovalutare la nostra sollecitazione, significherebbe ignorare possibili aspetti di responsabilità patrimoniale ritenendoli semplici errori tecnici, dimenticando che i responsabili godevano/godono nel loro operare di incarico fiduciale ricevuto dal Sindaco, ragione per cui la politica diviene corresponsabile degli stessi  qualora scelga di non attivarsi per fare chiarezza e contribuire al rispetto dei diritti inalienabili.

Pisa, 14 Novembre 2015

F. Giusti

per COBAS PUBBLICO IMPIEGO – PISA

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