November 26, 2024
Per almeno vent’anni il lavoro di fabbrica in Europa è apparentemente scomparso. Quando ha cominciato a riapparire, è stato a prima vista relegato nell’Europa dell’est. Tuttavia, la crisi economica nel 2008 ha mostrato che il sistema manifatturiero, con il suo portato di servizi più o meno esternalizzati, costituisce ancora un fattore determinante per le condizioni di lavoro in Europa. Stiamo parlando di una fabbrica che ha subito diverse trasformazioni sia dal punto di vista tecnologico sia organizzativo e, ancora più importante, che è quotidianamente connessa con altre realtà in Europa e nel mondo. La fabbrica oggi è il luogo di connessione di diverse storie del lavoro che hanno luogo a migliaia di chilometri l’una dall’altra e con cui siamo costantemente in contatto. Per questa ragione, la fabbrica rappresenta il punto di intersezione di diverse forme di organizzazione del lavoro, ma anche di diverse precarietà.
Immaginiamo un giovane lavoratore o una giovane lavoratrice est-europea che abbia finito le scuole superiori. Che cosa può fare? Può cercare un lavoro, magari provando a trovare qualcosa che ha a che fare coi suoi studi. Probabilmente sarebbe difficile. Forse ha qualche amico che è emigrato o che lavora in una fabbrica. Possiamo pensare che lui o lei cercherà di lavorare nel suo paese d’origine, di trovare uno dei molti lavori dequalificati in una delle molte fabbriche che appartengono al capitale straniero o locale.
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