November 25, 2024
Associazione nazionale dei comuni (Anci) in difesa del Governo. Cui prodest?
“Nel complesso siamo ragionevolmente soddisfatti di come l’azione dell’Anci è riuscita ad acquisire una legge di stabilità che segna un cambio di passo rispetto alle leggi di bilancio degli anni scorsi, e di aver contribuito in sede di conversione parlamentare ad ulteriori miglioramenti. Consideriamo questa legge un buon passo in avanti nel rapporto tra Stato e Comuni e la base di partenza per sviluppare nel 2016 un confronto con il governo, che consenta di acquisire piena autonomia, fiscale, finanziaria ed istituzionale ai Comuni”.
Le parole si commentano da sole, a pronunciarle è il presidente Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, già segretario del Pd
Ogni volta che leggerete i lamenti dei Comuni e dei Sindaci contro il Governo ricordatevi questa frase.
I Comuni non vengono colpiti da tagli lineari di risorse? Se andate a vedere quanti soldi arrivano agli enti locali e verificate gli impegni dei Governi capirete che i tagli ci sono seppure mascherati.
Non è vero che viene superato ogni vincolo perchè se viene meno il patto di stabilità interno restano in piedi tutti i tetti all’incremento del fondo della produttività per il personale e solo dalla vendita delle proprietà comunali e dalla cementificazione del territorio deriveranno le risorse per alcuni investimenti.
Allora come si fa a esultare per questa manovra finanziaria?
“Il superamento della Tasi con il ristoro ai Comuni è solo una piccola boccata d’ossigeno perchè ad oggi non si sanno quali saranno i tributi veri e propri sui quali gli enti locali potranno contare, anzi il Governo tende a trasferire il ruolo di esattore ai Comuni per non parlare poi del fatto che la Legge di stabilità prevede solo una assunzione per 4 pensionamenti rivedendo l’impegni di abbattere per il 2018 ogni vincolo alle assunzioni.
I Comuni sedi di distretti giudiziari sono creditori di oltre 700 milioni di euro per spese anticipate nel periodo che va dal 2012 fino a settembre 2015, questo debito lo stato, pardon il Governo Renzi , non ha alcuna intenzione di onorarlo.
Solo sindaci proni al Governo possono dirsi felici, di sicuro non la cittadinanza e la forza lavoro degli enti locali
Cobas Pisa
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