November 25, 2024
La impietosa fotografia Istat della dinamica salariale
All’inizio dicembre 2015 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 62% degli occupati dipendenti (dati Istat)
Continuano a perdere potere di acquisto i salari dei dipendenti pubblici sia rispetto al 2014 che al settore privato, i dati statistici parlano di una crescita dell’1% in poco piu’ di anno
Da anni ormai le retribuzioni contrattuali orarie nel pubblico non conoscono alcuna variazione, sono praticamente ferme di pari passo con il blocco dei contratti nazionali
Chi va in giro asserendo che la contrattazione decentrata in ogni caso porta soldi al dipendente pubblico dovrà ricredersi e smetterla di raccontare storielle utili solo a favorire nel paese un clima adatto allo smantellamento anche della contrattazione di secondo livello
Ma l’altro dato allarmante oltre al blocco dei salari per 3 milioni di dipendenti della Pa è il fatto che quasi il 40% della forza lavoro attende un rinovo contrattuale e i tempi di attesa sono in media quasi 4 anni, un tempo considervole che sarà compensato o con la miseria della indennità di vacanza contrattuale o con qualche irrisorio aumento in più trances
Cobas Pisa
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