Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Chiudiamo gli armadi dell’Amministrazione comunale. Il caso di Villa Madrè

Postato il 11 Gennaio 2016 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

struttura_ferfinaAllo scadere della amministrazione Fontanelli vengono effettuati alcuni atti di indirizzo politico che prevedono la realizzazione di complessi turistico ricettivi i riferimenti ammesso che il sito sia ancora visibile sono qui:

http://www.comune.pisa.it/doc/sit-pisa/pdr/p-att-ap.htm

Basta cercare il rigo con il codice 17.1 e si trova:

Viale delle Cascine – scheda norma 17.1 – Piano Attuativo per struttura turistico ricettiva Villa Madrè – Soc. Condotte Immobiliari S.p.A.

Ivi si trovano anche i riferimenti agli atti di indirizzo politico degli ultimi anni.

Ma arriviamo in tempi più recenti 2013. Si pubblicizzano le strutture che sono state realizzate da Condotte Immobiliare. In uno dei due files si può notare il marchio APES.

http://progetto-turismo.it/alberghi/pisa-business-hotel/
http://greencityenergy.it/pisa/files/10-Giuseppe-Fusco.pdf

La causa è la crisi del settore immobiliare che ha danneggiato anche altre strutture che gravitano intorno al comune (si veda la mancata vendita della Mattonaia e i guai del porto di Marina di Pisa). Il comune modifica , per aiutare imprese in crisi come Condotte Immobiliare, il regolamento urbanistico ed apre la strada all’affitto a canoni agevolati di Villa Madrè. Da una parte si aiutano famiglie e studenti in difficoltà, dall’altra si aiuta un’impresa a ritornare sull’investimento effettuato. Si ricorda che CONDOTTE IMMOBILIARE direttamente e tramite le sue partecipate, lavora alla realizzazione del People Moover.

Come realizzare tutto ciò? Semplice APES sottoscrive un contratto della struttura ricettivo alberghiera ed affitta le case a canone concordato alle famiglie in difficoltà e possibilmente agli studenti.

Fin qui non ci sarebbe niente da obiettare ma i problemi sono altri APES e Amministrazione Comunale hanno fatto le nozze con i fichi freschi

Con la nobile motivazione di far fronte all’emergenza abitativa una mano ad un privato  che non solo potrà ritornare sull’investimento, ma anche beneficiare di sgravi fiscali che sono a favore di chi concede le case per l’emergenza abitativa a canoni concordati. A proposito quanto sarebbe stato l’affitto?

Il problema è che i conti non tornano nemmeno al Comune perché pochi giorni dopo la stipula del contratto/convenzione di Apes (ad un affitto per altro NON conveniente). Il comune avanza la richiesta di sospendere a tempo determinato il contratto perché ci sono degli elementi che non vanno bene.

1) Villa Madrè è una Residenza Turistico Alberghiera, composta da 28 unità immobiliari, che per la loro caratteristica turistica non possono essere conside unità separate ma come un unico elemento con destinazione turistica e quindi non frazionabile.

2) Il soggetto che gestisce la struttura non può modificare la destinazione trasformandola da turistica a residenziale. APES non si può mettere a fare l’albergatore. Il servizio alberghiero comprende non solo l’affitto temporaneo ma anche tutta una serie di servizi come ad esempio quelli di somministrazione.

3) Una struttura residenziale ad uso abitativo ha notevoli differenze rispetto ad una struttura di tipo turistico. La prima ha un carattere di utilizzo permanente, la seconda può avere solo impieghi temporanei e comunque inadatti ad un utilizzo stabile e duraturo.

4) Si richiede una maggiore attenzione per il futuro nella scelta dei soggetti che possono fornire unità immobiliari residenziali. Si raccomanda l’utilizzo di bandi ad evidenza pubblica (questo pare lo abbiano capito perché lo realizzano dopo l’affaire Villa Madre).

Successivamente, fino alla fine del 2014, la telenovelas va avanti. Apes e Condotte da una parte il comune dall’altra.

I dubbi nonostante il nuovo contratto avanzato da Condotte ad Apes, ma soprattutto la promessa di non esigere l’affitto per gli appartamenti non assegnati scatena l’inferno.

1) Nonostante le modifiche effettuate Villa Madrè è una Residenza Turistico Alberghiera e rimane tale. Chiunque avesse utilizzato la struttura locando gli immobili avrebbe violato le disposizioni di legge in merito all’inizio di un’attività commerciale turistico alberghiera. In poche parole non è stata chiesta alcuna autorizzazione al SUAP del Comune di Pisa e l’esercizio dell’attività di locazione sarebbe abusiva.

2) Si richiede più volte la risoluzione anche giurisdizionale del contratto ma APES pare non sentirci.

Fino a qui è storia. Ricordiamo le parole dell’assessore Zambito:
http://www.pisatoday.it/politica/villa-madre-mai-presentata-la-scia-il-comune-e-apes-hanno-fatto-un-contratto-su-qualcosa-di-non-esistente.html

L’assessore parla di contratti al nero agli studenti. Bene e non fa nulla per combatterli? Invece di tartassare i cittadini con tasi e tari forse una lotta maggiore all’evasione fiscale e agli affitti al nero non sarebbe preferibile?

Adesso che siamo nel 2016 e sorgono spontanee alcune domande

1) Questo contratto è stato ritirato, annullato, strappato o è sempre in essere?
2) Quanti soldi deve APES a Condotte Immobiliare ?
3) Sono stati effettivamente locate alcune unità della struttura? E in caso affermativo. come è stata sanata la mancanza dell’autorizzazione da parte di APES per la gestione alberghiera? Ma soprattutto di tutto cio’ cosa pensano Sindaco e Assessore zambito?
4) La locazione delle strutture è stata effettuata seguendo una graduatoria (anche se continuiamo a ripetere che il tutto viola regolamenti comunali)?

In sostanza siamo davanti ad un’altra operazione immobiliare finita male, come molte altre. Ricordiamo: Mattonaia, Sesta Porta, Porto Turistico (la società che lo gestisce ha chiesto il concordato preventivo), SABA (parcheggio sotterraneo piazza Vittorio Emanuele), Ex Telecom. Quanto ancora si allungherà la lista?

Cobas Pisa

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