November 25, 2024
Come se non bastasse, mentre il Governo Renzi sforna leggi che sempre più attaccano e precarizzano le condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici, le forze dell’ordine – ancora una volta al servizio dei più ricchi e dei più forti – attaccano e reprimono chi si permette di alzare la testa contro un sistema di sfruttamento che gode di ogni copertura istituzionale e che condanna le persone ad essere spremute come limoni per poi essere gettate via una volta considerate improduttive.
In questi giorni, e in tutti i precedenti picchetti, siamo stati insieme ai lavoratori dei magazzini Penny Market e del sindacato Si Cobas che li sostiene in questa giusta battaglia. Lottando al loro fianco abbiamo potuto ammirare la dignità, il coraggio e la determinazione con la quale hanno sfidato e stanno sfidando i padroni per affermare il diritto a un lavoro degno. Continueremo a farlo, come continueremo a combattere insieme a chi – all’epoca del neoliberismo selvaggio e dello smantellamento totale dei diritti sociali – costruisce ogni giorno percorsi di liberazione per conquistare una sola grande opera per tutte e tutti: casa – reddito – dignità.
P.s.: ci sembra ridicolo porre l’accento sul fatto che alcuni lavoratori abbiano gridato in un momento di tensione Allah Akbar mentre subivano un violento sgombero. Enfatizzare questo grido, urlato da lavoratori pachistani come autoincitamento, significa fare un polverone per nascondere il fatto che facchini sono in lotta per i propri diritti di lavoratori e non certo per motivi religiosi. Gli slogan ritmati che hanno caratterizzato questa protesta, infatti, erano: “scio-pe-ro” e “di-gni-tà!”.
SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI PENNY MARKET IN LOTTA!
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