November 25, 2024
Negli uffici, quelli più alla moda, circola una parola, smart, che fa tanto figo. Se ti dicono che sei “smart” è un complimento, vuol dire che sei abile, veloce. Se a questo termine aggiungete la parola “working” il tutto diventa meno figo. Non c’è una traduzione esatta, comunque al ministero del Lavoro ne hanno trovata una, “lavoro agile”, un modo nuovo per rottamare il contratto nazionale di lavoro, chiodo fisso di Renzi Matteo. Proprio mentre Cgil, Cisl, Uil stanno mettendo a punto un nuovo sistema di relazioni industriali fondato sulla contrattazione a partire da quella nazionale, partecipazione e regole, il premier stringe i tempi per una nuova tappa che si aggiunge al Jobs act, il “lavoro agile” per colpire ancora i diritti dei lavoratori. Non bastava il televoro, il lavoro a casa, che andava comunque inquadrato in una tipologia contrattuale. Troppi vincoli per le aziende, obblighi e costi legati alla sicurezza. Il lavoro agile abolisce ogni vincolo. Per la sicurezza sarà sufficiente una informazione preventiva, poi te la devi cavare.
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