Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

“Licenziano me perché dò fastidio e come esempio negativo per gli altri lavoratori”. Intervista a Sandro Giacomelli, delegato Cobas

Postato il 14 Gennaio 2016 | in Lavoro Privato, Sindacato | da

GiacomelliSandro Giacomelli ha 58 anni, la sua salute è malferma, non è una categoria protetta ma avrebbe i requisti per esserlo. La sua storia dimostra che in Italia esistono ancora avanguardie sindacali e sociali disposte a mettersi in gioco, a rischiare sulla loro pelle, a subire minacce piu’o meno velate, intimidazioni, a pagare la loro irriducibilità di classe con i licenziamenti, le denunce e gli arresti.Sandro fa parte del Cobas lavoro privato di Pisa e lavorava in una cooperativa appaltatrice di Ceva e Piaggio nel polo logistico di Pontedera. Lo abbiamo intervistato al telefono mentre Sandro si trovava davanti al polo logistico, davanti alla fabbrica che lo ha licenziato per incontrare colleghi e delegati sindacali della Dna, per preparare insieme a loro le prossime mobilitazioni.

Un licenziamento per giusta causa o un licenziamento politico?
La data del licenziamento è del 28 dicembre 2015 ma la raccomandata arriva a casa mia dopo alcuni giorni . Sono stato licenziato per giustificato motivo soggettivo come troviamo scritto nella lettera della azienda, la Dna che poi è è solo l’ultima assegnataria del subappalto del confezionamento scambistica, contratto che deriva dalla società Ceva detentrice dell’appalto per la gestione del magazzino Piaggio.

In questi ultimi 20 anni la forza lavoro alla Piaggio è stata decimata, ci sono stati i licenziamenti di massa negli anni ottanta che hanno espulso dalla fabbrica la classe operaia piu’ combattiva e policitizzata, poi sono arrivate le esternalizzazioni (i lavoratori della Ceva provengono dalla Piaggio). Una desertificazione industriale con produzioni delocalizzate in Vietnam e in altri paesi per l’irrisorio costo della manodopera locale. La prima sconfitta politica del movimento sindacale è stato subire prima l’aumento dei ritmi produttivi poi la delocalizzazione, il calo della produzione nello stabilimento di pontedera. I sindaci del pci, pds e ora del pd si sono sempre contraddistinti per servilismo verso i padroni della Piaggio, gli enti locali fanno ormai da cassa di risonanza per le ragioni dell’azienda, mai si sono realmente opposti alle decisioni che stanno impoverendo la Valdera.

E’ evidente che la giustificazione addotta dalla azienda non sta piedi. In tanti anni non ho mai avuto una contestazione di addebito, ne sono arrivate ben 6 negli ultimi 4 mesi, contestazioni costruite per farmi fuori dalla fabbrica. Io sono un uomo e un sindacalista scomodo e scomoda è la presenza dei cobas lavoro privato soprattutto ora che sono annunciati 17 esuberi su un organico di 120 dipendenti.Cacciarmi fuori dalla fabbrica alla vigilia dell’incontro sindacale convocato per questi 17 esuberi non è casuale, una tempistica perfetta visto che è da tutti risaputa la opposizione dei cobas.

Leggi tutta l’intervista al seguente indirizzo:

http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2016/1/12/46542-licenziano-me-perche-do-fastidio-e-come-esempio-negativo/

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