Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Non esiste una politica della mobilità al Comune di Pisa

Postato il 4 Febbraio 2016 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

mobilitaNei giorni scorsi si è tenuta un’assemblea della polizia municipale che ha richiamato l’attenzione su alcuni problemi, già sostenuti dalla RSU nel recente passato. Tra le varie problematiche trattate, c’è quella dei problemi di mobilità legati alla organizzazione degli spazi progettati presso la Sesta Porta, per cui gli agenti di polizia municipale chiedono di poter usufruire di parcheggi nelle zone limitrofe del Comando, o di abbonamenti a tariffa ridotta o di utilizzare l’ex area CTT Nord, di proprietà della Provincia, dove i dipendenti della CTT Nord continuano a parcheggiare le proprie auto private. Le richieste sono dettate dal fatto che il servizio della PM si svolge su 4 turni, due dei quali istituzionali, mattina e pomeriggio, e gli altri due, serale e notturno, a progetto. Oltre a ciò vi è da sottolineare come nel medesimo turno siano presenti più fasce orarie (mattino: 7-13, 7:30-13:30, 8-14; pomeriggio: 13-19, 13:30-19:30, 14-20; serale:19-01 e 20-02; notturno: 01-07 nessuno dei quali caratterizzato dalla cd “flessibilità oraria in entrata e/o uscita”). Tutto ciò al fine di poter garantire alla collettività una costante e continua presenza sul territorio per lo svolgimento dei servizi tipici della polizia municipale quali i rilievi dei sinistri stradali, la presenza e il controllo nel centro storico della città, con particolare riguardo all’area monumentale del Duomo che come è noto prevede un “cambio sul posto” delle pattuglie che si alternano fra mattina e pomeriggio, la viabilità durante l’orario di entrata e uscita dalle scuole e il pattugliamento delle zone di quartiere, ma anche nell’ottica di garantire a chi è già in servizio di poter smontare, emergenze a parte, in orario ed essere quindi in grado, dopo il lavoro, di poter curare le proprie esigenze di vita personale. Tutto ciò sarebbe reso estremamente difficoltoso se non impossibile qualora non vi fosse più, dopo il 31 gennaio, la possibilità di poter usufruire di un parcheggio nei pressi della Sesta Porta; il personale non potrebbe più garantire la continuità del servizio fra i vari turni e i cambi sul posto perché non potendo arrivare sul luogo di lavoro in orario (considerando che molti lavoratori risiedono fuori dal comune di Pisa e non sempre avrebbero la possibilità di utilizzare i mezzi pubblici) la maggior parte dei compiti di istituto verrebbero svolti in ritardo o con carenza di personale e ciò non potrebbe che ripercuotersi negativamente sul cittadino in primis e poi sul lavoratore stesso. Altrettanti effetti deleteri avrebbe l’apertura del sottopasso della Sesta Porta che da via Battisti conduce al parcheggio di via Quarantola; gli spogliatoi degli agenti ed il garage dove sono ricoverati i veicoli di servizio si riempirebbero di smog con gravissimo nocumento alla salute dei lavoratori, senza tener conto poi delle enormi difficoltà che incontrerebbero gli agenti per uscire e/o entrare  al Comando con i mezzi di istituto dato che il sottopasso sarebbe ingolfato dalle auto degli utenti del parcheggio “Metropark”, nonché dei problemi di sicurezza, diurni e notturni.

I delegati RSU aggiungono, a quanto richiesto dai colleghi della PM in sede di assemblea, che le problematiche di parcheggio non riguardano solo loro, ma la collettività dei dipendenti, in quanto:

  • anche altri colleghi effettuano turni,
  • anche altri colleghi non hanno flessibilità in entrata,
  • ci sono colleghi che hanno la flessibilità in entrata, ma proprio per le difficoltà incontrate nel raggiungimento del luogo di lavoro, sono costretti ad arrivare sul luogo di lavoro con largo anticipo e quindi anche prima di quanto previsto dalla flessibilità rinunciando alla stessa.

La RSU chiede pertanto che le problematiche riscontrate da tutti i dipendenti ed evidenziate dalla PM nel raggiungimento del luogo di lavoro, in rapporto alle esigenze di conciliazione delle esigenze lavorative con quelle personali e familiari, siano affrontate in modo serio e costruttivo dall’A.C., così come fatto da altre Amministrazioni Pubbliche (vedi solo per fare un esempio l’Azienda Ospedaliera), trovando soluzioni idonee, anche in considerazione del fatto che il servizio di trasporto pubblico sta vivendo un lungo periodo di crisi e inefficienza con ritardi e disservizi, anche sulle Lam, che non consentono di utilizzare questo tipo di servizio per recarsi a lavoro in quanto ormai privo di qualsiasi affidabilità.

Chiediamo inoltre, in nome della tanto declamata trasparenza, di avere i dati relativi ai permessi ZTL e ZSC rilasciati per l’anno 2015 e per l’anno 2016 da Pisamo a dipendenti, dirigenti, assessori, consiglieri o altre categoria di persone, a nome del Comune di Pisa e per lo svolgimento di attività istituzionali.

RSU Comune di Pisa

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