November 25, 2024
Nell’udienza di oggi (17 febbraio) al Palazzo di Giustizia di Milano del processo contro i 10 dirigenti della Breda Termomeccanica/Ansaldo di Milano, imputati della morte per amianto di 12 lavoratori, davanti al giudice dott. Simone Luerti della 9° Sezione Penale del Tribunale e al P.M. Nicola Balice sono stati sentiti 3 testimoni. Riportiamo una sintesi delle deposizioni.
Primo teste, sig. V.(classe 1944), lavoratore assunto nel 1970 come operaio e successivamente addetto alla sicurezza e poi passato dal 1982 alla direzione del personale. Rispondendo alle domande dell’avv. Laura Mara (che difende alcune vittime e le parti civili Medicina Democratica, Associazione Italiana Esposti Amianto e Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio) il teste ha confermato la presenza di teli e materassi in amianto nelle lavorazioni dei pezzi a caldo per mantenere la temperatura, in un ambiente polveroso in cui gli operai si pulivano con la canna dell’aria compressa per andare in mensa, senza cambiarsi la tuta. Inoltre dalla sua deposizione è emerso che fra un turno e l’altro, non si pulivano i reparti e i lavoratori del turno successivo continuavano a lavorare in reparti sporchi dove le pulizie avvenivano senza bagnare. Il teste ha riferito che per quanto a sua conoscenza gli operai non usavano guanti e tute d’amianto e che nel 1989/90 si sostituì l’amianto con altre sostanze. Alla domanda di uno degli avvocati della difesa sulla conoscenza del rischio amianto ha dichiarato:”in quegli anni nessuno parlava del pericolo dell’amianto”.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
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