November 24, 2024
Sembra strano ma nessuno potrà asserire di non avere letto un articolo dedicato alla crisi economica, sociale, al crollo del potere di acquisto di salari e pensioni.
Analogo discorso vale per i consumi delle famiglie italiane che nel nel 2015 sono calati del 2,9%
Ma i dati reali sono ben piu’ preoccupanti, in 10 anni le famiglie hanno perso quasi il 6,5% del potere di acquisto che potrebbe essere quantificato in quasi 160 euro al mese.
Altro discorso andrebbe fatto per il paniere Istat e avremmo da sollevare critiche sui sistemi di rilevazione
La realtà è forse più drammatica e vera delle statistiche.
I soldi per le prestazioni sanitarie sono calati ai minimi termini, le analisi, le terapie diventano spesso inconciliabili con un reddito in continuo calo.
Si risparmia sula prevenzione, si vorrebbe utlizzare i mezzi pubblici che in qualche caso sono o inadeguati alle esigenze di vita e di lavoro o risultano troppo costosi.
Anche le spese per la cultura sono in diminuzione, non solo si acquistano meno libri e giornali(siamo agli ultimi posti in Europa) ma anche il teatro e il cinema diventano una fonte di spesa per non parlare poi di concerti e mostre.
Il lavoratore indebitato è sempre piu’ inisicuro e disorientato, facile preda della xenofobia e del razzismo in assenza di una alternativa di lotta e di conflitto
Da qui ripartiamo senza farci illusioni sulle facile scorciatoie dei referendum sociali.
Cobas Pisa
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