November 24, 2024
Come un fulmine a ciel sereno ai lavoratori della Belleli di Mantova è stato presentato un piano industriale che prevede esuberi, l’azzeramento della contrattazione di secondo livello e quindi delle conquiste fatte dal 1950 ad oggi. La Fiom denuncia poi l’assenza di un piano industriale a medio termine: finite le commesse in corso non ce ne sono altre.
Ma i lavoratori non ci stanno e sono scesi immediatamente in sciopero!
Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà della rete LOTTA IN COMUNE – che unisce lavoratori e lavoratrici del comune di Roma, delle partecipate, degli appalti – ai lavoratori e lavoratrici di FARMACAP, delle cui vicende e mobilitazioni abbiamo parlato varie volte negli ultimi anni e che saranno in mobilitazione il 9 marzo (9-12:30) in Via Ostiense 131L.
Questa è la storia di due ragazze. Dei loro fratelli. Di una piccola comunità che si mobilita per difendere diritti e dignità. Ma è anche molto di più. Perché ci restituisce, in una forma iper-concreta, che va oltre quello che possono riuscire ad esprimere tante parole, a volte anche ben dette, cosa rappresentino gli immigrati per coloro che detengono le leve del potere, per chi ha il potere di scrivere leggi e per chi ha i capitali per utilizzarne il lavoro. E non si ferma qui. Questa storia parla di solidarietà, resistenza, tenacia. E di una vittoria. Piccola, se rimaniamo all’episodio. Potenzialmente ben più grande, se siamo capaci di leggerla e comprenderla a tutti i livelli possibili.
Il primo marzo si è svolto un altro sciopero alla Sda di Stezzano degli autisti e dei facchini iscritti al S.I. Cobas. Il motivo? Ottenere il reintegro di un collega licenziato nella filiale di Piacenza. È stata proprio questa la particolarità della giornata di lotta: non solo i lavoratori di Bergamo hanno incrociato le braccia, ma anche quelli di altre città del nord Italia, come Novara, Parma e ovviamente Piacenza. La mobilitazione nazionale ha costretto in mattinata l’azienda al reintegro del lavoratore: un licenziamento che sapeva tanto di politico e poco di oggettivo.
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