Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Ultimi aggiornamenti attività di Pcrf-Italia

Postato il 14 Marzo 2016 | in Italia, Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

Riceviamo e pubblichiamo

Cari tutti,

PCRFcon questo messaggio intendiamo aggiornarvi circa gli ultimi sviluppi delle attività di Pcrf-Italia in Palestina. Infatti per numerosi volontari del gruppo italiano di PCRF quest’ultimo periodo è stato piuttosto impegnativo, a fronte del grosso ed importante lavoro condotto soprattutto nella Striscia di Gaza a favore del rafforzamento del Sistema Sanitario palestinese, del potenziamento delle capacità delle singole figure professionali locali coinvolte e dell’accesso alle cure necessarie dei diversi pazienti beneficiari.

Infatti dal 22 Febbraio al 6 Marzo si è tenuta una prima missione cardiochirurgica pediatrica guidata da Vincenzo Stefano Luisi presso l’ospedale pubblico “European” di Khan Yunis, che ha coinvolto 8 tra medici e infermieri degli ospedali “G. Pasquinucci”/FTGM di Massa, delle AO di Pisa, di Padova e di Ancona.

In tale occasione sono state realizzate 9 operazioni, tutte ancora una volta con esito positivo, e portando il numero degli interventi della sola equipe italiana a 90 (sugli oltre 150 totali), dal 2013 (anno di avvio di questo primo ed unico programma di cardiochirurgia pediatrica a Gaza) ad oggi.

Le attività sono state svolte con la collaborazione della Direzione ospedaliera locale e la partecipazione diretta di 9 medici e 17 infermieri di sala operatoria e cure intensive neonatali e pediatriche già coinvolti nelle precedenti missioni, tra cui Shadi Alsbakhi e Shady Al Qaddhi (rispettivamente infermiere capo di sala operatoria e tecnico di circolazione extracorporea) che molti di voi hanno conosciuto in Italia per due rispettivi training di perfezionamento realizzati questo e lo scorso anno presso l’Ospedale del Cuore di Massa/FTGM.

A questa missione si sono aggiunte quelle presso lo Shifa Hospital di Gaza city di due medici di Lucca, Andrea Carobbi, specialista in chirurgia laparoscopica, e Pietro Massei, per la chirurgia plastica.

Anche in questo caso , oltre all’esecuzione diretta degli interventi, l’azione dei nostri volontari è stata dedicata anche a quella formativa e di monitoraggio di diversi operatori locali: ad esempio il dr. Carobbi è stato coinvolto nella valutazione del livello di apprendimento dei chirurghi palestinesi, con particolare riferimento al dr. Nasser Abu Shaban attualmente in servizio presso l’EGH. La missione di questo ha peraltro interessato anche una struttura palestinese della Cisgiordania, a Nablus, in collaborazione con la ong AISPO (Associazione Italiana per la Solidarietà tra i Popoli) di Milano.

Alle equipe chirurgiche si sono aggiunti il Dr. Angelo Stefanini, già Coordinatore dei programmi sanitari della Cooperazione Italiana nei Territori Palestinesi Occupati dal 2008 al 2011 e rappresentante a Gerusalemme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2002 ed attualmente consulente per PCRF-Italia in materia di Salute Pubblica, e la sottoscritta in qualità di Coordinatrice dei progetti del medesimo chapter italiano di PCRF. La loro partecipazione si è resa necessaria per avviare un nuovo progetto sarà sviluppato a partire da quest’anno ed inerente la componente specifica della Primary Health Care, al fine di migliorare e potenziare le stesse cure fornite a livello base dai diversi centri sanitari dislocati sul territorio del sud della Striscia di Gaza (Khan Yunis e Rafah).

Tale missione ha altresì permesso di svolgere un assessment complessivo delle iniziative sostenute dall’Italia, il monitoraggio amministrativo dei progetti in corso ed una verifica circa lo stato dei lavori di riabilitazione e l’operatività degli impianti ripristinati presso l’EGH a seguito dell’emergenza causata dall’operazione militare israeliana “Margine Protettivo”.

Nel corso di questa permanenza abbiamo avuto anche l’onore e l’opportunità di conoscere altri volontari nella Striscia, come Patrizia Cecconi, cofondatrice dell’Associazione Oltre il Mare ed attualmente impegnata presso il Centro Italiano di Scambio Culturale – Vik di Gaza, che ci ha fatto visita in ospedale. Grazie alla sua disponibilità sarà possibile anche per i nostri infermieri poter accedere a corsi di lingua italiana che contribuiranno a rafforzare quella che ormai per molti è una vera e propria relazione di amicizia tra colleghi palestinesi ed italiani.

Tutto questo è PCRF. Un’organizzazione che crede nel valore dell’unione e della solidarietà fra i popoli, in forza delle regole del diritto internazionale, del rispetto delle buone pratiche della cooperazione e dell’attenzione nei confronti delle componenti più vulnerabili della popolazione come i bambini e le famiglie di Gaza.

Ringraziamo chi rende possibile il nostro lavoro, come i donatori ed i diversi sostenitori di queste iniziative, sia italiani (come la Cooperazione Italiana a Gerusalemme, il Centro di Salute Globale della Regione Toscana, l’Ufficio Otto per mille della Chiesa Valdese, le Aziende ospedaliere toscane coinvolte col proprio personale inviato in missione, la Asl 12 Versilia e la FTGM per la facilitazione nel reperimento dei numerosi equipaggiamenti portati in dotazione delle strutture locali, CMSR – Centro Mondialità Sviluppo Reciproco di Livorno, Croce Verde di Viareggio, ecc.) che locali (come l’Ufficio della WHO di Gaza, gli ospedali interessati e gli instancabili operatori di PCRF). Ringraziamo soprattutto chi  si adopera a vario titolo, direttamente o meno, a portare il supporto che la Palestina necessita e merita, secondo le più giuste modalità e con metodo professionale ed onestà intellettuale.

Grazie per la vostra attenzione, un caro saluto e a presto

Martina

Per approfondimenti e materiali fotografici, vi invitiamo a consultare le seguenti fonti (gli articoli sono consigliatissimi!!):

– pagina facebook  di PCRF-Italia “Soccorso medico bambini palestinesi” accessibile anche ai non utenti

http://nena-news.it/tag/cardiochirurgia/

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=14647

http://nena-news.it/gaza-sanita-in-ginocchio-vittima-del-blocco-e-dei-conflitti-politici/#sthash.pGeJrBhI.dpuf

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