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Regolarità amministrativa al Comune di Pisa?

Postato il 14 Marzo 2016 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

ORGANIGRAMMADa pochi giorni è uscita la relazione sul 2015 della segretaria generale del comune di Pisa. Una relazione deludente come delude lo stato dei servizi e la gestione del personale. Intanto il sistema dei controlli puo’ dirsi rafforzato dopo i casi delle fideiussioni tossiche e dell’asilo nido Cep? A crederlo non sono dipendenti comunali e cittadini, resta solo il Sindaco e la sua Giunta. Forse se il controllo avvenisse con il coinvolgimento\responsabilizzazione del personale, le criticità sarebbero evidenziate con maggiore tempestività.

Il presidio sull’attività amministrativa è solo di facciata e sono estratti a campione una serie di atti da sottoporre a verifica, le misure organizzative che dovrebbero garantire una correttezza formale e sostanziale propria dell’azione amministrativa sono ad oggi assai carenti. Capita sovente ormai che gli uffici contestino l’operato della Giunta chiedendo la revisione di alcuni atti ma senza trovare ascolto.

Intanto partiamo dalla tipologia degli atti controllati e scopriamo che le varianti dei lavori in corso di opera incidono in misura irrisoria, sono solo il 10% del campione, sono esclusi dal controllo gli acquisti avvenuti con il mercato elettronico (bisognerebbe capire se l’uso che ne viene fatto in alcune direzioni è corretto visto che la pubblicazione tardiva e per pochissimi giorni potrebbe essere il modo con cui affidarsi direttamente a una trattativa privata)

Sul numero degli atti controllati nel 2015, ben pochi riguardano i contributi, i provvedimenti attuativi di convenzioni urbanistiche, le varianti in corso di opera e gli incarichi. Alla luce di questi dati è possibile dubitare sulla efficacia del controllo che si dedica per lo piu’ a forniture e servizi? Ricordiamo che al Comune di Pisa si erogano contributi innumerevoli e trasversali a piu’ direzioni (siamo certi che i regolamenti siano applicati alla lettera?), eppure i dati presi a campione sono ridott

Come aveva avuto modo di rilevare per il 2014 la precedente segretaria, anche l’attuale critica la tendenza dell’amministrazione all’affidamento diretto e lo giustifica in parte con la impossibilità di ricorrere al mercato elettronico, ma nessuna verifica viene fatta sull’utilizzo corretto del mercato stesso

Il sistema dei controlli per essere realmente efficace ha bisogno intanto di formazione e di adeguate professionalità ma è cosa risaputa che la formazione al Comune di Pisa sia da tempo sottovalutata o inefficace, rivolta a pochi privilegiati. Molte direzioni hanno pc vecchi di anni e cosi’ lenti da risultare incompatibili con alcuni programmi.

Al Comune di Pisa si lavora ormai male, in pochi e con crescenti disagi. La domanda da porsi è quindi un’altra: prima dei controlli a campione quale formazione è stata fatta? Quali sono gli interventi\controlli effettuati nel corso dell’anno? Perché si registrano sovente errori nel contenuto degli atti? Quanto è il personale assegnato agli uffici e come viene impiegato\formato?
Il controllo di gestione dovrebbe partire da queste domande e non per rispondere a una formalità richiesta dal testo unico degli enti locali. E una relazione sui controlli dovrebbe anche prevedere le misure organizzative e gestionali per superare le criticità evidenziate ma di tutto cio’ non c’è traccia alcuna nella relazione di Marzia Venturi

Cobas Pubblico Impiego Pisa

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