November 24, 2024
Amra Mohamed, Middle East Eye, Regno Unito (traduzione a cura di Internazionale)
I sindacati indipendenti stanno lottando in tribunale per difendere il diritto a continuare il loro lavoro
Il 13 marzo un tribunale di Giza ha di nuovo rinviato il verdetto su un caso che potrebbe determinare la messa al bando dei sindacati indipendenti in Egitto. La causa è stata avviata più di un anno fa, quando la Federazione dei sindacati egiziani (Etuf ), controllata dallo stato, ha citato in tribunale una federazione di sindacati indipendenti rivale.
I leader sindacali e i difensori dei diritti umani sottolineano che il rinvio coincide con un moltiplicarsi degli scioperi e delle violenze di stato contro i lavoratori che si mobilitano. “La situazione dei lavoratori sotto il regime di Abdel Fattah al Sisi è terribile”, sostiene Tarek Mustafa Kuaib, leader del sindacato indipendente degli impiegati del catasto. “Stanno arrestando, incarcerando e torturando le persone per proteggere un sindacato che ha svenduto i lavoratori”.
Giulio Regeni, il ricercatore che stava studiando i sindacati indipendenti egiziani, ucciso al Cairo, aveva scritto che “sfidare lo stato di emergenza e gli appelli alla stabilità e alla pace sociale giustificati dalla ‘guerra al terrorismo’, significa, pur se indirettamente, mettere in discussione la retorica su cui il regime giustifica la sua stessa esistenza”.
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