November 24, 2024
Se la forza lavoro nella Pubblica amministrazione è probabilmente la piu’ vecchia, e rassegnata, d’Europa, anche quella del privato non scherza. L’innalzamento dell’età pensionabile con la Fornero ha allungato l’età lavorativa di decine di migliaia di lavoratori\trici ma nessuno si è posta ancora una domanda: come gestire la salute e la sicurezza di una forza lavoro in età avanzata?
Le statistiche europee dimostrano che il numero dei lavoratori over 60 è in continua crescita e lo sarà sempre di piu’ perché le pensioni calcolate con il sistema contributivo saranno una rimessa che spingerà molti\e a restare in attività anche dopo i 40 anni di contributi.
Intanto due o tre considerazioni si rendono necessarie: una cosa è insegnare o svolgere un ruolo impiegatizio, altro discorso vale per lavori piu’ usuranti. I datori di lavoro da tempo hanno iniziato una campagna per il benessere e un corretto stile di vita che poi significa mantenere la forza lavoro in condizioni di salute anche dopo una certa età, insomma corretti stile di vita e di alimentazione convengono perché fanno spendere meno soldi al servizio sanitario nazionale e permettono ai padroni lo sfruttamento intensivo e prolungato della forza lavoro.
Le ridotte capacità fisiche e sensoriali non sempre si compensano con la esperienza, per questo non è da escludere processi di formazione e di mobilità per spostare personale, detto cio’ una nuova valutazione dei rischi va costruita anche in rapporto all’elevata età anagrafica perché in certe mansioni il rischio corso da un giovane non è lo stesso di un sessantenne
Ma riuscirà il capitalismo italiano a salvaguardare la salute e la sicurezza della propria forza lavoro? Verrebbe da dire di no, perché nella pubblica amministrazione e anche nel privato parlare di riprogettare e rotare il lavoro non è sempre scontato, le pause poi vengono non accresciute ma diminuite come i casi autoferrotranvieri e metalmeccanici dimostrano
Anche sui turni organizzativi il discorso sarebbe lungo perché negli ultimi 10 anni sono stati soppressi accordi aziendali che permettevano al personale vicino alla pensione turnazioni e carichi lavorativi piu’ leggeri, quindi si va nella direzione opposta a quella indicata dalla medicina del lavoro che, guarda caso, subisce tagli dal Governo e il cui peso è stato progressivamente ridotto.
Anche gli ambienti di lavoro meriterebbero maggiore attenzione ma anche su questo argomento registriamo decisi passi indietro
Se la forza lavoro diventa piu’ vecchia, il capitalismo dovrebbe rivedere il modo di sfruttare la forza lavoro, dubitiamo che quello italiano, basato su delocalizzazioni e smantellamento della medicina del lavoro, possa intraprendere una strada di riduzione del danno, se vediamo la condizione di vita nelle fabbriche e negli autoferrotranvieri avviene invece l’esatto contrario . si diventa cosi’sempre piu’ alienati, sfruttati e la nostra salute è a rischio ma nell’immaginario collettivo fanno intendere che la colpa non sia dei governanti e dei padroni ma solo dei nostri inappropriati stili di vita.
Cobas Pisa
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