Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Sicurezza, arriva il Daspo cittadino

Postato il 21 Aprile 2016 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

manifestazPronto il decreto del governo per rendere più vivibili le aree urbane. Un “Daspo cittadino” per allontanare chiunque commetta reati contro la sicurezza nelle città. Una serie di regole più severe sul degrado urbano, la vivibilità dei centri, il decoro nelle strade. Con una stretta, in particolare, contro gli ambulanti che vendono prodotti contraffatti. Sono soprattutto immigrati.

Matteo Renzi, in un’intervista ieri al Resto del Carlino, ha detto che “a maggio il governo interverrà con una legge sulla sicurezza nelle città”. A scanso di equivoci, ha precisato: non si tratta “certo di militarizzare” i centri abitati. L’annuncio del presidente del Consiglio riguarda un testo ben noto agli addetti ai lavori, elaborato a lungo dai tecnici del ministero dell’Interno di concerto con il dicastero della Giustizia.

Il disegno di legge cosiddetto sulla “sicurezza urbana” è stato trasmesso da tempo al Dagl, il dipartimento Affari giuridici e legislativi di palazzo Chigi guidato da Antonella Manzione. Renzi, ora, dà il segnale di via libera. Non è escluso che l’impianto originale sia aggiornato. Certo è che il testo, una volta approvato da Palazzo Chigi, va a toccare in teoria la vita quotidiana di ogni città medio-grande. Il valore politico del provvedimento è testimoniato, per esempio, da una riunione svoltasi il 5 marzo 2015 al Viminale tra tutti i vertici del ministero, compreso il ministro Angelino Alfano, con il numero uno dell’Associazione nazionale comuni d’Italia, Piero Fassino. I contenuti (www.interno. it) li indicò proprio il ministro dopo l’incontro con l’Anci: “La priorità è fare, delle nostre città, città più sicure” ma anche “garantire ai cittadini la percezione della sicurezza”. Davanti a fenomeni come “i writer, i parcheggiatori abusivi, contraffazione e abusivismo commerciale, racket dell’accattonaggio” Alfano disse che “si intende individuare altre fattispecie di reato”.

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