November 24, 2024
Ormai le morti sul lavoro non fanno piu’ notizia, destinate alla cronaca locale o in qualche caso a quella giudiziaria con un lungo iter burocratico per il risarcimento ai familiari
La Giornata Mondiale per la Salute e per la Sicurezza sul Lavoro si celebrerà giovedì 28 aprile ma non c’è niente da celebrare
Di lavoro e sul lavoro si continua a morire a ritmi impressionanti, cifre tra le piu’ elevate d’Europa per non parlare poi delle innumerevoli malattie professionali senza riconoscimento, degli infortuni che nonostante la diminuzione delle ore lavorate sono in aumento
E’ notizia di pochi giorni fa quella riportata dall’Inail che denuncia come i voucher rappresentino non solo uno strumento per sottopagare la forza lavoro ma anche l’uso che ne viene fatto: il voucher compare nel giorno di un infortunio quasi a giustificare e a coprire il lavoro nero.
Al 31 dicembre 2015 m registriamo 1172 vittime sul lavoro , una media di 98 infortuni mortali al mese (24 alla settimana e più di tre al giorno).
163 sono i morti in piu’ pari al 16% del totale, numeri che da soli confermano la ecatombe di cui ormai si parla solo in occasione della giornata mondiale dimenticandosi che le normative che hanno precarizzato il lavoro, che non hanno diminuito la giornata lavorativa ma anzi innalzato l’età pensionabile, sono alla base di questo sterminio silenzioso e di cui i padroni pubblici e privati sono responsabili e conniventi insieme al Governo.
Cobas Pisa
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