Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Il ruolo degli RLS: i morti sul lavoro e di lavoro non sono mai una fatalità

Postato il 6 Maggio 2016 | in Sicurezza sul lavoro | da

rlsGli infortuni sul lavoro e le malattie professionali sono quasi sempre il risultato della mancanza di adeguate misure di sicurezza, che provocano condizioni di vita e di lavoro insicure in ambienti insalubri, a contatto con sostanze nocive e cancerogene, senza adeguate protezioni per i lavoratori.

Secondo l’ILO (l’International Labour Office), ogni giorno muoiono nel mondo più di seimila persone per infortuni e malattie professionali.

Nonostante le campagne pubblicitarie, a livello mondiale il numero dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro e malattie professionali è sempre da bollettino di guerra, nonostante la diminuzione dei posti di lavoro dovuti alla crisi economica che dura dal 2008.

Le malattie professionali diluiscono semplicemente le morti nel tempo: per esposizione o contatto con sostanze nocive e cancerogene nel processo di produzione, l’ILO stima che ogni anno perdano la vita circa 438.000 lavoratori, cifra senz’altro in difetto rispetto alla realtà.

L’amianto, in particolare, è responsabile della morte di 100.000 persone l’anno (più di 4.000 nella sola Italia), mentre la silicosi continua a colpire milioni di lavoratori e pensionati nel mondo.

Leggi tutto l’articolo di Michele Michelino nel documento in allegato:

da Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

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