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Mario Miliucci, una condanna che lascia perplessi

Postato il 9 Maggio 2016 | in Scenari Politico-Sociali | da

roma-manifestantiSono vari i motivi di perplessità di fronte a una sentenza recente della Corte d’Appello di Roma che ha condannato a due anni e mezzo di reclusione il giovane Mario Miliucci. Miliucci è stato ritenuto colpevole di resistenza aggravata perché avrebbe capeggiato l’assalto a un blindato della Guardia di Finanza nel corso della manifestazione contro il governo Berlusconi svoltasi a Roma il 14 dicembre 2010. In realtà, le testimonianze e i filmati presentati dalla difesa lo scagionano completamente da tale accusa. Il giovane è stato “rastrellato” dalle forze dell’ordine prima che avvenisse tale assalto e quindi non può avervi partecipato.

L’ipotesi accusatoria formulata è venuta meno per effetto di prove documentali e testimonianze delle persone presenti ai fatti, tra le quali un vicequestore aggiunto della Polizia di Stato. Venuta meno tale ipotesi si imponeva l’assoluzione con formula piena per la logica stessa del giudizio per direttissima. Inoltre la sentenza di condanna di primo grado si basava su un’accezione eccessivamente larga del “concorso morale”, affermando testualmente che “non è indispensabile ai fini della responsabilità una ‘prova individualizzante’”(sic!), affermazione che parrebbe in contrasto con il principio della personalità della responsabilità penale affermato fra l’altro dall’art. 27 della Costituzione, primo comma.

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http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/07/mario-miliucci-una-condanna-che-lascia-perplessi/2688787/

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