November 25, 2024
[Napoli] Clinica Villa Bianca. Qualche spiraglio e qualche prima considerazione.
Abbiamo seguito fin dall’inizio, come Camera Popolare del Lavoro di Napoli, la vertenza portata avanti dalle lavoratrici della clinica Villa Bianca. La battaglia di 27 persone che, impiegate nel punto nascite di questa clinica convenzionata di Napoli, lottano per difendere il posto di lavoro e di tutti i loro colleghi degli altri reparti, anch’essi a rischio di licenziamento data la centralità proprio del punto nascite “nell’economia generale” di questa clinica. Da questa lotta e dai lavoratori che vi hanno partecipato abbiamo imparato tantissimo e sono tante le cose che a tal proposito potremmo scrivere. Per tal motivo ci sembra il caso di andare oltre il mero aggiornamento sui fatti e avviare già da adesso qualche spunto di riflessione.
[Napoli] 24 giorni ai licenziamenti. I lavoratori Almaviva continuano a mobilitarsi.
Pubblichiamo il volantino che martedì e mercoledì scorsi i lavoratori e le lavoratrici Almaviva stanno distribuendo alla sede di Napoli. Il tempo per combattere la decisione dell’azienda di procedere a 3000 licenziamenti corre e i lavoratori sono determinati a non stare con le mani in mano.
[Napoli] Sciopero ASIA…la munnezza a terra contro la munnezza in giacca e cravatta!
Il 12 maggio è stata giornata di sciopero, proclamato dalla sola CGIL all’interno dell’ASIA di Napoli. Delle motivazioni avevamo già parlato nel dettaglio qui: una lotta contro il cottimo, per l’estensione a tutti i lavoratori del terzo livello e della produttività, per un rilancio delle assunzioni per far fronte all’invecchiamento e ai pensionamenti del personale, a fronte di un’attività sempre più onerosa. La storia che raccontiamo oggi, però, non riguarda solo il contratto, ma il percorso che ha portato allo sciopero: sciopero che i lavoratori hanno provato a scongiurare fino all’ultimo, proprio per non arrecare disagio alla città, ma che sono stati costretti a confermare di fronte all’arroganza manageriale.
[Video] Roma collassa: di chi è la colpa?
L’ultima tappa della battaglia dei lavoratori comunali per assicurare agli abitanti di Roma un servizio di qualità che dev’essere pubblico e retribuito è stata venerdì 13 Maggio, giornata in cui è stato indetto da USB e da USI uno sciopero generale dei dipendenti pubblici diretti ed indiretti (delle aziende partecipate o in appalto) contro le disposizioni del DUP e per il nuovo contratto decentrato, in contemporanea allo sciopero nazionale delle educatrici e maestre di nidi e scuola d’infanzia che rischiano il licenziamento di massa. Per capirne di più abbiamo chiesto ai diretti interessati in cosa consistesse il loro lavoro quotidiano, se fosse cambiato negli ultimi anni, quanto guadagnassero e cosa pensassero del lavoro che svolgono per altri cittadini come loro.
[Foggia] We still need yes! I braccianti di nuovo in lotta
Il 9 maggio i lavoratori delle campagne, supportati dalla rete Campagne in Lotta (di cui pubblichiamo il comunicato), sono scesi nuovamente nelle strade di Foggia per rivendicare a gran voce i loro diritti: contratti, casa, permessi, trasporti. Per tre ore più di 200 braccianti hanno prima occupato alcuni uffici della regione Puglia, e poi le strade antistanti, attorno alla rotonda di piazza Cavour. Non hanno ricevuto risposte né dalla Regione né dal prefetto, e per questo si attendono nuove mobilitazioni. Grazie alla loro caparbietà da settembre 2015 si sono susseguite una serie di mobilitazioni che hanno permesso di ottenere alcuni importanti risultati, come il riconoscimento dei primi permessi di soggiorno per persone da anni sfruttate su quei territori.
Sosteniamo i lavoratori francesi! 15 Maggio, #Global Debout!
Il Governo francese sta facendo passare sopra la testa del popolo e dello stesso parlamento la Loi El-Khomri, il Jobs Act francese. Una legge che è lo specchio fedele delle riforme che, in tutti i paesi europei – e in particolare nel nostro – hanno indebolito e spazzato via le residue difese dei lavoratori di fronte all’arbitrio dei capi d’azienda. Contro questa legge sono stati finora proclamati 4 scioperi generali (il prossimo sarà il 17 maggio) e circa 10 grandi manifestazioni in più di 200 località francesi. Come se non bastasse nel momento in cui scriviamo il Governo francese ha deciso di utilizzare uno degli articoli più reazionari della Costituzione gaullista, il 49 comma 3, che permette di emanare una legge senza passare dal Parlamento, ma solo grazie al voto del Consiglio dei Ministri. Negli ultimi 10 anni questo articolo è stato utilizzato solo 3 volte, e tutte e 3 le volte per far passare delle leggi fortemente volute dalla MEDEF (la Confindustria francese) e contrarie agli interessi dei lavoratori.
[Marsiglia-Francia] Una giornata di ordinaria repressione
Ripubblicchiamo questo breve ma singificativo testo inviatoci da alcuni compagni che si trovano a Marsiglia. Martedì 10, alla notizia del colpo di mano del Governo Hollande-Valls, sono scesi in strada per partecipare ad un’assemblea chiamata via Facebook da uno dei gruppi di opposizione alla loi El-Khomri. Sono stati letteralmennte sequestrati dalla polizia per più di un’ora. Segue il loro racconto, per capire che aria tiri nella democratica e civile Francia dove il governo si appresta a varare una legge di forte attacco ai lavoratori scavalcando completamente e clamorosamente anche l’intero parlamento.
[Livorno] Sciopero e assemblea contro l’arroganza aziendale di CTT
ll Coordinamento Lavoratori Livornesi, sabato 7 maggio, ha appoggiato lo sciopero dei lavoratori Ctt Nord contro l’arroganza aziendale che sta impedendo il rientro al lavoro di un dipendente licenziato e poi reintegrato da un giudice. È necessario opporsi con determinazione a un comportamento che ricorda quello di Marchionne e che in questo caso è aggravato anche dall’utilizzo di soldi pubblici. Un comportamento che rischia di rappresentare un pericoloso precedente da respingere con forza, come ribadiscono i lavoratori durante l’assemblea svoltasi durante lo sciopero, nel video che abbiamo fatto.
[Napoli] Le lavoratrici bloccano l’attività della clinica Villa Bianca
La settimana scorsa 27 lavoratrici della clinica Villa Bianca di Napoli si sono viste recapitare a casa le lettere di licenziamento. Una vera doccia fredda per chi tutto questo inverno ha lottano contro questa procedura e che è riuscito tramite presidi e scioperi ad obbligare azienda, ASL e regione a sedersi al tavolo per scongiurare questa ipotesi. L’ultimo incontro ha visto la regione e l’ASL prendersi l’impegno a di capire entro 120giorni quali sono le possibilità affinché la struttura riceva assegnati dalla regione altri posti letto, misura che potrebbe far ingrossare le tasche dei padroni e garantire l’occupazione ai lavoratori. Purtroppo le promesse sono servite a poco, il 31 Maggio è il termine ultimo per il licenziamento e le promesse non sono mai diventati fatti. Così, domenica scorsa, il giorno della festa della mamma, uno dei punti nascita più grandi di Napoli è stato occupato.
[Massa Carrara] 8 ore di sciopero, basta morti sul lavoro
Martedì 11 maggio, sono stati in sciopero i lavoratori delle cave di marmo contro l’ennesimo omicidio. Come ci racconta un cavatore e rappresentante dei lavoratori COBAS non si tratta di causalità “stiamo parlando di una guerra, come numeri è come essere in guerra”. I numeri, confermati anche dalla statistiche ufficiali INAIL, parlano chiaro: le morti sul lavoro sono in aumento e la causa è il peggioramento delle condizioni di lavoro. Carlo Morelli, ultima vittima del lavoro nelle cave: 61 anni, interinale. Eppure, i mass media, nel descrivere l’episodio, parlano di “una vittima della montagna, del marmo”. Al contrario, se ascoltiamo chi su questa montagna ci lavora da anni, sentiremo parlare di: tempi di lavoro, malattie professionali, età di pensionamento, sicurezza..sentiremo parlare di diritti negati e della necessità di conquistarli! VIDEO
[Firenze] Assemblea dei bibliotecari in appalto: preoccupazione per l’utilizzo di volontari
Mercoledì 11 sono stati saranno in assemblea i lavoratori in appalto delle biblioteche del Comune di Firenze contro la volontà dell’amministrazione di estendere il lavoro volontario che rischia di abbassare ulteriormente il costo e la qualità del lavoro. Qui di seguito pubblichiamo il volantino dei lavoratori.
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