November 24, 2024
Ancora una volta sono gli studenti ad aprire l’anno scolastico con una manifestazione che reclama un futuro che la cosiddetta “buona scuola” e la “buona università ” negano alle giovani generazioni.
La precarizzazione del lavoro e dell’esistenza stanno diventando la cifra della vita per giovani e meno giovani: la scuola del capo e l’università del mercato sono predisposte per addestrare i giovani ad una supina subalternità alle logiche del profitto e aziendali, e le manifestazioni degli studenti medi di venerdì 7 ottobre che si terranno a Pisa e nelle principali città rappresentano una buona notizia che dimostra che i giovani non sono completamente normalizzati e qualcuno che non si arrende esiste ancora.
I Cobas Scuola di Pisa sostengono quindi le mobilitazione studentesche di oggi, contro una legge 107 che distruggerà l’idea di istruzione e formazione pubblica con un processo di descolarizzazione e di analfabetismo di ritorno alimentato dall’alternanza scuola-lavoro, con la competizione/concorrenza tra docenti e tra scuole, con una concezione falsamente meritocratica che promuoverà più che i più “bravi” (se anche si potesse misurare la bravura in un mestiere delicato come quello educativo) ma coloro che dimostreranno maggiore integrazione con le linee governative e con l’allineamento al modello di scuola voluta dal padronato.
Auspichiamo che dopo gli studenti tornino a mobilitarsi docenti e lavoratori della scuola, con lo scopo di mettere in discussione l’impianto della legge 107 e costringere il governo a rivedere (se non addirittura annullare) la pessima riforma della scuola e costruire un fronte sociale e culturale per il NO nel referendum costituzionale del 4 dicembre.
Per i COBAS SCUOLA PISA
Giovanni Bruno
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