November 23, 2024
Da Marco Spezia:
Cari tutti
Ho avuto modo di leggere il Piano Taranto inviatomi circa 15 giorni fa da Maurizio Loschi.
Devo dire che da molto tempo non leggevo un documento cosi ben argomentato e che non si limita ad una semplice analisi dell’attuale pessima (oserei dire tragica) situazione della città di Taranto e di alcuni suoi quartieri in particolare. Il documento infatti è convincente in tutte le sue parti: dall’analisi socio-economica con la domanda che tutti dovrebbero porsi se la produzione di acciaio serva ancora a quella sanitaria partendo dai vari studi epidemiologici a cominciare da quello di Biggeri & C su mandato della GIP Todisco fino a quella delle proposte che invito tutti a leggere: esse partono dall’assunto di base di una grande ricorvensione ecologica (ottima la citazione di Guido Viale) dell’economia tarantina ripartendo da quelle attività che sono state distrutte da 60 anni di presenza di Italsider-ILVA (agricoltura, mitilicultura, industria agroalimentare, cultura, turismo, attività portuale), arrivando alle energie alternative al fossile, dall’eolico al fotovoltaico).
Penso pertanto che Medicina Democratica non possa non essere d’accordo con la proposta nel suo insieme (l’unico neo è quello di considerare la geotermia tra le energie alternative, ma su questo c’è la possibilità di confrontarsi). Una proposta così onnicomprensiva fa cadere in secondo piano la possibilità di riconvertire gli attuali altiforni a carbone con quelli elettrici. Anche la migliore area a caldo avrebbe comunque una serie di inquinanti con cui fare i conti (Cromo, Nickel, Manganese, Molibdeno e altri metalli pesanti non sarebbero comunque uno scherzo).
Ritengo pertanto che il Direttivo Nazionale di Medicina Democratica dovrà esprimersi quanto prima sul Piano Taranto e su una partecipazione attiva al convegno che i compagni della CUB vorrebbero organizzare.
Allego il piano per coloro che non lo avessero ancora ricevuto.
Saluti a tutti
Gino Carpentiero MD Firenze
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