November 24, 2024
La situazione di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo è sempre più drammatica: a differenza di altre categorie che hanno avuto visibilità, i cui problemi sono emersi nel corso dei tre mesi di chiusura e a cui, in maniera frammentaria e spesso inefficace, si è tentato di dare una risposta anche di prospettiva, per questi lavoratori e lavoratrici è calato un silenzio assordante, rotto solamente dalle iniziative che sono state finalmente organizzate nelle ultime settimane, con assemblee spontanee e autorganizzate tra lavoratrici e lavoratori di teatri dell’intero territorio nazionale, e culminate nella manifestazione nazionale di sabato scorso, 30 maggio, che ha visto in molte piazze di città italiane migliaia di lavoratori e lavoratrici, precari e non.
Non solo attori, ma anche tutte le figure che permettono l’allestimento degli spettacoli teatrali e musicali hanno manifestato per evidenziare che esiste un mondo sommerso di cui troppo spesso ci dimentichiamo: ci sono i tecnici di palco, elettricisti, macchinisti, costumisti, truccatori, personale di sala e biglietteria,molti dei quali sono stagionali (una forma di precariato istituzionalizzato previsto dal contratto nazionale che in questa situazione eccezionale ha mostrato tutte le contraddizioni che si porta dietro, dividendo di fatto lavoratori a tempo indeterminato dagli “stagionali”, che sono in sostanza precari intermittenti).
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
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