November 23, 2024
Postiamo un dibattito speriamo utile sull’utilità (o meno) di una vaccinazione di massa in ambito lavorativo.
Qualche considerazione a favore dell’obbligo vaccinale per i lavoratori (e non solo in ambito medico).
La norma di carattere generale (anzi fondamentale) è la Costituzione della Repubblica Italiana, che all’Articolo 32 riporta:
“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
La norma a carattere speciale (avente forza di legge) è D.Lgs. 81/08 (Testo Unico su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che all’Articolo 20, comma 1 – Obblighi dei lavoratori riporta:
“Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni”.
Logico sillogismo dei due dettati è che il lavoratore si deve vaccinare contro il COVID-19. in quanto una legge dello stato (il D.Lgs. 81/08) lo obbliga a prendersi cura della salute di tutti le persone presenti nel luogo di lavoro dove egli opera (colleghi ed esterni).
Infatti non vaccinandosi è esposto al contrarre il COVID-19 e trasmetterlo a colleghi ed esterni, non prendendosi cura della loro salute.
In caso di rifiuto alla vaccinazione contro il COVID-19, egli può quindi essere sanzionato, secondo il CCNL del settore di appartenenza.
Ing. Marco Spezia
Alcune risposte al dialogo che speriamo aperto e proficuo:
RISPOSTA 1
E’ vero che ci sono vaccinazioni già obbligatorie per svolgere alcune mansioni, come l’antitetanica per i metalmeccanici.
Ma, perlomeno, si tratta di vaccini ipersperimentati anche per gli effetti di medio/lungo periodo.
E a nulla vale dire che i vaccini contro il coronavirus sono stati testati in contemporanea da tantissimi centri di ricerca, come mai era stato fatto prima.Per testare un farmaco nel lungo periodo … ci vuole il lungo periodo, e nessun investimento nella ricerca, nemmeno se abnorme, può creare il tempo.
Per questo non sottovaluterei le paure della gente, strillando per l’adozione di misure draconiane.
Tanto più che han fatto più morti e malati le stronzate dei governi ed enti locali, 30 anni di tagli alla sanità, l’assenza del piano pandemico, il “business as usual” in provincia di BG e BS nel marzo scorso, che pochi infermieri refrattari alla vaccinazione.
E’ quantomeno sospetto che la rabbia mediatica venga convogliata proprio su di loro, invocando l’obbligatorietà non solo della vaccinazione in sè … ma pure dell’obbligatorietà di un vaccino specifico.Ci sono stati esponenti politici che dopo l’emergere di dubbi su AstraZeneca se ne sono usciti in questo modo, aspicando che fosse tolta ogni possibilità di scelta sul vaccino specifico a cui sottoporsi (per esempio x gli insegnanti), pena il licenziamento.
Siamo al delirio.Da un lato la negazione del virus e la demonizzazione dei vaccini a prescindere, dall’altro la negazione della possibilità stessa che i vaccini possano avere effetti collaterali gravi.
Altro aspetto che non aiuta a corroborare la fiducia, è la assoluta certezza che – qualora il vaccinato faccia parte di quella (probabilmente molto esigua) percentuale che subisce effetti collaterali gravi – lo Stato ti lasci letteralmente al tuo destino, con una pensione di invalidità da fame, facendo carte false per non riconoscerti il danno.
Ultima considerazione, questa volta di ordine generale. Prima del vaccino al centro del dibattito era l’inversione di tendenza rispetto alle politiche sanitarie degli ultimi 30 anni:Si ragionava anche di come organizzare una sanità a prova di pandemia, sull’esperienza dell’Ebola, dove ci sono state delle vittorie pure in assenza di un qualsiasi vaccino.
Ora questa prospettiva è completamente scomparsa dal dibattito e dalle priorità politiche, perchè “col vaccino si risolve tutto”.
Fino alla prossima pandemia, quando saremo daccapo, tenendo conto che le cause profonde delle pandemie, come la distruzione degli habitat e dei territori naturali, non sono state affatto rimosse, anzi, vengono costantemente approfondite.
Sulla gestione della sanità il vaccino rimette tuttapposto. Non c’è più nessun bisogno di ricomporre una sanità frammentata in 1000 pezzi, fra 20 regioni, pubblico, privato, appaltato, subappaltato, convenzionato, con i medici di base liberi professionisti, e tutti che vanno nella direzione che gli pare senza che sia umanamente possibile alcun coordinamento.Non c’è più bisogno di recuperare la miriade di ospedali chiusi, di togliere il numero chiuso da medicina e infermieristica, di stabilizzare i precari.
Di evitare che il personale sanitario si ammazzi di lavoro, e questo già da prima della pandemia, con turni di 16 ore, ferie costantemente rimandate, tutte le responsabilità possibili, e per molti un salario che fa schifo a vedersi.
Tanto il problema sono quei 10 che non si vaccinano.
Linko, per il vostro divertimento, le statistiche ufficiali sugli effetti collaterali delle vaccinazioni contro il COVID-19 in UK (visto che l’esempio è stato ampiamente tirato in ballo).Decidete voi, se son troppi o se son pochi.https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/972833/COVID-19_AstraZeneca_Vaccine_Analysis_Print.pdf
https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/972832/COVID-19_mRNA_Pfizer-_BioNTech_Vaccine_Analysis_Print.pdf
Personalmente, sapendo cosa combina il coronavirus (e tre giorni fa è morto uno dei miei più cari amici) se me lo proponessero finirei per vaccinarmi.
Ma non ho tutta questa presunzione di voler imporre agli altri alcunché, soprattutto sul loro corpo.
RISPOSTA 2
Scusate se intervengo, ma vi invito a leggere il documento in allegato frutto di un confronto scientifico approfondito su quanto sta succedendo.
Come medico sono estremamente preoccupata perchè le vaccinazioni non eradicheranno il virus, possono anzi facilitare la comparsa di varianti e i vaccinati possono essere contagiosi ( la protezione è solo personale) e vi segnalo che sono già iniziate sperimentazione di vaccini anticovid anche su bambini sotto i 12 mesi di età.
La situazione è complessa e confusa ma dubbi e perplessità sono a mio avviso più che legittimi.
In allegato un rapporto scientifico sulle vaccinazioni anti-covid-19
Dialogo_sui_vaccini_anti-covid 2def 23-03-2021-1
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