February 25, 2025
È la volta di studenti e studentesse del Liceo “Filippo Buonarroti”: questa mattina hanno occupato la scuola diffondendo un documento in cui, ancor prima della questione decisiva delle aule, hanno messo in discussione un modello di didattica incentrato sulla valutazione e la competizione, che si va rivelando sempre più insostenibile e insopportabile.
La mancanza di aule e spazi adeguati, le classi troppo numerose, la insufficienza degli organici: sono gravi difetti che denunciamo e su cui ci battiamo da anni e che abbiamo visto aggravarsi in questo ultimo anno e mezzo di pandemia, per l’emergenza sanitaria e la necessità di distanziamenti.
I governi e i Ministri (prima Azzolina, poi Bianchi) avevano promesso che avrebbero eliminato le “classi-pollaio”, ma nessun provvedimento per cambiare i criteri per la formazione delle classi è stato stanziato. Ben poco è stato fatto anche per l’edilizia scolastica, che versa in condizioni drammatiche con troppi edifici non a norma e in condizioni di sicurezza precaria.
Alle responsabilità governative si aggiungono le inadempienze provinciali: l’assenza di aule ha accentuato i disagi anche per il ricorso ad un orario faticoso e penalizzante, che ha amplificato le difficoltà ed esasperato gli animi per le risposte insufficienti e tardive da parte delle istituzioni. Inadempienze sul piano degli spazi, ma anche per quanto riguarda il trasporto locale pubblico.
Ancora una volta la scuola è in rivolta: auspichiamo che il lampo delle occupazioni sia il primo passo per pensare ad una nuova concezione dell’istruzione e del sapere, e induca una trasformazione della didattica e dell’organizzazione scolastica che, recependo le istanze studentesche, metta in discussione la logica di mercato che è penetrata profondamente nei nostri istituti condizionando le attività dei docenti.
Cobas Scuola Pisa
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