November 23, 2024
Da anni nella nostra città assistiamo al ripetersi di un’iniziativa che vede protagoniste le Forze Armate e il cui intento è interpretare e promuovere valori universali come la solidarietà e il soccorso internazionale in nome della Costituzione.
La Giornata della Solidarietà nasce per ricordare la morte di un giovane ufficiale morto in uno degli attentati di Nassiriya nel 2006, durante l’occupazione dell’Irak da parte di forze internazionali a cui l’Italia ha partecipato con un contingente militare.
Le prime edizioni, cui le associazioni antimilitariste e pacifiste si sono fermamente opposte, hanno visto l’assurdo coinvolgimento delle nostre istituzioni scolastiche a partire dalle scuole dell’infanzia fino alle superiori (dai 3 ai 18 anni) in attività svolte all’interno delle caserme della città, comprese quelle di forze operative come la Folgore. A parte il doveroso richiamo all’articolo 11 della nostra carta costituzionale e alle scellerate strategie di depotenziamento della scuola, della sanità e dell’università attraverso la destinazione di milioni di euro di fondi pubblici alle missioni militari all’estero, rimane ancora da capire come sia stato possibile “educare” alla pace e alla solidarietà in un ambiente militare.
Nel tempo la formula originaria è stata trasformata in una kermesse che coinvolge molti luoghi della città attraverso iniziative all’Università, al CNR, presso luoghi istituzionali e culturali. Deve però essere chiaro che si tratta sempre di un’iniziativa connessa a quella che è stata un’occupazione militare, un’operazione di guerra tra le molte in cui le forze armate italiane sono state e sono tutt’ora impegnate nei vari scenari globali a fianco di truppe occupanti su mandati internazionali e organizzate principalmente nella NATO.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
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