Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Correlazione tra lavoro notturno e/o straordinario e rischio di infortunio

Postato il 13 Settembre 2023 | in Sicurezza sul lavoro | da
A seguito di una domanda specifica che mi ha fatto un lavoratore che segue questa mia mailing list, ho cercato dati documentati che dimostrino un rapporto causa/effetto tra eccesso di straordinario, specie nel lavoro notturno, e numero di infortuni (e loro gravità).
Nonostante l’importanza dell’argomento (è noto a tutti che gli infortuni aumentano con la stanchezza fisica e mentale legate a turni di lavoro troppo lunghi e/o notturni, basti considerare le stragi della Thyssen Krupp e quella recentissimo di Brandizzo), ho trovato in rete, tra i siti istituzionali, solo gli atti del Seminario organizzato dal Servizio Informativo Rappresentanti Sicurezza (SIRS) a Bologna il 18 dicembre 2008, dedicato espressamente al rapporto tra orario di lavoro e stato di salute dei lavoratori, in allegato e comunque scaricabili all’indirizzo.
In tali atti sono contenuti i seguenti interventi:
La Normativa e la sua applicazione (M. Monti – DPL di Bologna);
L’orario di lavoro e la contrattazione – il ruolo del RLS (R. Bortolotti – CDLM CGIL di Bologna);
L’orario di lavoro e l’impatto sulla salute (L. Magelli – Provincia di Bologna e (C. Tedeschi – INAIL sede di Bologna)
oltre alla discussione finale-
In particolare, trovo estremamente interessante l’articolo “L’orario di lavoro e l’impatto sulla salute” (pagina 33 degli atti), che fornisce utilissime considerazioni sull’impatto che orari di lavoro troppo lunghi e /o notturno incidono non solo sulla salute dei lavoratori, ma anche sulla loro lucidità di fronte a situazioni di rischio.
Riporto a seguire alcune delle frasi più significative dell’articolo citato, consigliandovi comunque di approfondire tutto il documento.
Buona lettura.
Marco Spezia
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Buongiorno.
Io ho un compito abbastanza difficile perché c’è uno strano paradosso in quello che sto per esporvi.
Siamo tutti convinti a naso, a buonsenso, che lavorare per tempi troppo lunghi faccia male alla salute e ciò sia maggiore fonte di rischio anche dal punto di vista infortunistico.
Ma quando si cerca di documentare, di portare dei fatti precisi, dei numeri, delle cifre, dei dati a supporto di questa convinzione e/o sensazione, vi garantisco che si fa molta fatica. Non è facile trovare dei dati e degli elementi che confortino in modo forte questa valutazione.
Quando mi permetto di dire che orari di lavoro troppo prolungati sono nocivi per la salute, non lo dico in modo preconcetto e ideologico; anche l’Agenzia Europea per la Salute, quindi un centro specializzato e un riferimento anche a livello normativo per la Comunità Europea, ritiene che l’orario di lavoro possa comportare danni sulla salute, in particolare l’orario a turni e notturni, l’orario non prevedibile e l’orario protratto.
L’orario di lavoro troppo lungo su che cosa va a incidere? Incide soprattutto sull’aumento della fatica, sulla stanchezza, sul calo del rendimento, e questo deve interessare anche i datori di lavoro, sull’abbassamento dello stato di allerta, e quindi incide anche sulla possibilità di eventi infortunistici, anche se, come vedremo, non abbiamo tantissimi dati che possano, in qualche modo, evidenziarli.
La sonnolenza che cosa comporta?
Riduzione del livello di vigilanza: siamo meno attenti, meno svegli, meno pronti a cogliere un rumore strano, un cambiamento, un segnale di allarme.
Aumento dei tempi di reazione: di fronte ad un problema, invece che reagire in 20/30 millisecondi, si reagisce in 1 secondo. Pensate solo alla guida di una macchina che cosa vuol dire perdere 1/2 secondi davanti ad un evento improvviso: nei migliori dei casi, tamponare la macchina davanti.
Maggior rischio di movimenti scoordinati: fateci caso, quando c’è sonnolenza, nell’attimo in cui si riprende il controllo, si hanno a volte dei movimenti scoordinati.
Rischio di improvviso addormentamento: il colpo di sonno, il micidiale e drammatico, colpo di sonno.
Ottundimento sensoriale: siamo più lenti agli stimoli visivi, uditivi, ecc.
Maggior probabilità di errori, di commettere errori.
Il documento “Orario di lavoro ed effetti sulla salute”
Tratto dalla Mailing List Sicurezza sul Lavoro
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