Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

L’Estav: chi è e cosa fa

Postato il 6 Giugno 2013 | in Lavoro Pubblico, Sanità, Sindacato | da

Prendiamo spunto dall’articolo pubblicato da Ars Toscana in Ars News del 21.05.2013 dal titolo:“Sanità, l’innovazione riduce i costi, migliora i servizi e fa crescere il PIL: i risultati della IV Giornata della sanità toscana”.

Partiamo allora da uno dei cardini dell’eccellenza del modello sanitario toscano: l’Estav.

ESTAV è un ente strumentale del Servizio Sanitario della Regione Toscana ( Ente di Supporto Tecnico di Area Vasta). Gli ESTAV sono tre: uno per Area Vasta, nati dall’idea dell’allora Assessore alla Sanità Toscana, ora Governatore della Regione, di modificare la struttura della domanda pubblica, per contrastare le logiche dell’offerta, che fino ad allora avevano garantito alle imprese private troppo lauti profitti. Per questo motivo furono pensate tre Centrali di Committenza, che aggregassero la domanda di beni e servizi, per aumentare la concorrenzialità del mercato e razionalizzare la spesa. Verosimilmente l’aggregazione della domanda ha prodotto reali risparmi, ma ci si può aspettare altrettanto verosimilmente che, con l’ avvicinarsi al punto di equilibrio tra domanda e offerta, questi diminuiscano progressivamente. Quale è allora il meccanismo per cui l’innovazione riduce i costi, migliora i servizi e fa crescere il PIL Non sarà arrivato il momento di individuare altri approcci?

L’attività degli Estav è stata trattata nella logica di incrementarne l’ efficienza? Esiste uno strumento trasparente di valutazione incrociata e di immediata evidenza e disponibilità, che consenta , prima di avviare procedure di acquisto, di valutare cosa, quando e a quali condizioni è già stato aggiudicato dagli altri Estav?

La risposta è negativa. E se questo è vero, perché questa mancanza, se non per evidenziare solo i risultati ottenuti da qualcuno che “deve” apparire? Esiste un valutatore esterno dell’attività degli Estav, così come accade per le Aziende Sanitarie, misurate nelle loro performances e nella qualità dei servizi resi? Vengono effettuati controlli sui metodi di gara e sui risultati raggiunti o ci si limita a indicatori “di superficie? Non si trovano pubblicazioni su questo. I risultati e le competenze mancano o non vengono messe in luce? Se venissero attuati percorsi di studio e di ricerca nell’ambito degli acquisti, ci aspetteremmo che a questi fosse data evidenza… In fondo la politica regionale presenta gli ESTAV come un fiore all’occhiello del modello sanitario toscano. Forse questo renderebbe evidenti le reali competenze, ancora con il rischio di mettere in luce chi le possiede, indipendentemente dal nome che porta? In tutto questo vanno a vanificarsi le prassi migliori, che, se diffuse a tutta la Regione, potrebbero produrre l’innovazione, maggiore efficienza del sistema e accrescere risparmi, e con questi risparmi non taglierebbero servizi come stanno facendo da mesi a partire dagli appalti

Il ruolo della politica dovrebbe essere quelle di costruire un sistema dove si possa garantire i servizi pubblici, condizioni retributive e lavorative dignitose. Anche per Estav è tempo di bilancio e opportuni correttivi

COBAS PUBBLICO IMPIEGO

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