December 22, 2024
E’ questione di settimane: la Commissione Europea escluderà dal calcolo del deficit le cosiddette spese produttive. Attenzione: non parliamo di spese sociali, sanitarie ed educative, di investimenti a favore del welfare e del lavoro ma solo di grandi opere travestite sotto la dicitura investimenti.
Nel Consiglio Ue di inizio Giugno, il ministro dei Trasporti Lupi ha presentato una documento sulle rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea di trasporto (Ten) , per includere tali spese tra quelle produttive e cosi’ facendo far lievitare i costi evitando il patto di stabilità.
I progetti Ten per l’Italia, considerati di interesse prioritario europeo, sono le tratte nazionali del Corridoio Mediterraneo Madrid-Kiev che comprende anche la Torino Lione, il Corridoio Nord Sud Helsinki-La Valletta che include il Brennero, la tratta Rotterdam-Genova e il Corridoio Baltico-Adriatico.
La tav ha un ruolo strategico per il capitale europeo e per la sua costruzione sono giustificate folli spese e la militarizzazione dei territorio, insomma ogni misura repressiva è largamente giustificata e giustificabile agli occhi dell’opinione pubblica ricorrendo alle consuete menzogne e a una campagna mediatica alimentata con i gruppi giornalisti che fanno riferimento a questo o quel polo capitalistico europeo.
Tra le spese produttive potrebbero essere inserite anche quelle necessarie per i rigassificatori e una nave gasiera sta per essere posizionata al largo delle coste livornesi e pisane. Ma di grandi opere del genere non c’è alcun bisogno e per giustificarle verranno a raccontarci di rilancio della produzione e dell’economia che, invece, hanno bisogno di ben altro .
Confederazione Cobas Pisa
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