Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Un dibattito operaio alla Festa Rossa di Lari/Perignano

Postato il 12 Agosto 2013 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

Si è tenuto domenica 11 Agosto il dibattito al lavoro alla Festa rossa di Lari alla presenza di oltre 50 persone.

Il dibattito è stato introdotto da Federico Giusti dela Confederazione Cobas di Pisa che ha lanciato lo sciopero generale di Ottobre , uno sciopero tutto da costruire al di fuori delle logiche rituali che hanno contraddistinto molte iniziative del sindacalismo di base negli ultimi anni

” Partiamo dalla sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittima la esclusione di un sindacato-la Fiom- dalle trattative per non avere sottoscritto un accordo aziendale. Questa sentenza affossi rende evidente l’incostituzionalità dell’accordo del 31 maggio tra Cgil Cisl Uil, che è fondato proprio sulla divisione di diritti e prerogative tra organizzazioni sindacali firmatarie e non firmatarie dando alle prime un diritto alla rappresentanza a prescindere dal reale consenso dei lavoratori.

La scelta della Cgil, e della maggioranza della Fiom , di sottoscrivere la intesa sui modelli contrattuali nel maggio scorso viene di fatto sconfessata da questa sentenza. Qui non si tratta di polemizzare pretestuosamente con la Fiom ma di ricordare che quanto è valido per i metalmeccanici Cgil vale anche per il sindacalismo di base estromesso dalle trattative, dalla rappresentanza e spesso anche dal riconoscimento alle trattenute sindacali senza con il silenzio assenso della stessa sinistra sindacale.A partire da questa sentenza si riapra una stagione di conflitto e di democrazia nei luoghi di lavoro, meglio di pratica conflittuale e di rivendicazione democratica u, lo sciopero del 18 Ottobre veda protagonisti con pari dignità tutte le realtà del sindacato di base e non si costruisca un tavolo dove le decisioni siano prese dai soliti leaders perchè così facendo opereremmo una scelta antidemocratica e contraria al conflitto di cui il mondo del lavoro ha fortemente bisogno per restituire dignità e visibilità alle nostre rivendicazioni.

I lavoratori della Logistica del Sicobas sono intervenuti illustrando i contenuti delle loro lotte a dimostrazione che la cassa di solidarietà a favore dei licenziati resta uno strumento attivo di sostegno alle istanze più avanzate e radicali, a dimostrazione che le lotte dei facchini hanno rappresentato percorsi conflittuali e innovativi da seguire come esempio, non solo nella logistica visto e considerato che per fine Settembre è prevista una mobilitazione a Pomigliano d’arco con i cassaintegrati e la confederazione cobas.

I compagni di Viareggio sono poi intervenuti a sostegno della campagna per la riassunzione di Riccardo Antonini, ferroviere e consulente delle famiglie delle vittime dalla strage di Viareggio. Riccardo è l’esempio eloquente di come le battaglie per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro si uniscano alle istanze più generali , la battaglia dei ferrovieri si è unita a quella dei comitati delle vittime della strage di viareggio. Il licenziamento di Riccardo è una rappresaglia di ferrovie spa e la solidarietà verso Riccardo è un atto dovuto non solo in Versilia ma in ogni altra parte d’Italia.

Gli interventi di Cristian Pardossi e di Sandro Marchi hanno illustrato le vertenze rispettivamente della Misericordia e degli ex operai della Crm, due vertenze ancora aperte sulle quali misureremo a settembre la capacità di costruire solidarietà e consenso a tutela dei posti di lavoro per la ricollocazione di questi lavoratori.

Cristiani si è soffermato sulle responsabilità della società della salute nella attenuazione delle clausole sociali a favore dei lavoratori denunciando il fatto che le associazioni di volontariato stiano assorebendo i servizi dismessi da Misericordia senza assumere allo stesso tempo i lavoratori.

Sono intervenuti vari compagni e un rappresentante del No debito che ha richiamato l’attenzione sulla sanità toscana e sulla chiusura di ospedali con la spending review regionale che sta tagliando centinaia di posti letto.

L’assemblea si è conclusa con l’invito da costituire un comitato cittadino e provinciale per lo sciopero del 18 e per costruire sul territorio iniziative sociali e a sostegno del diritto alla salute all’abitare, un comitato dove tutti possano partecipare con uguale dignità.

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