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L’Italia aumenta la spesa per le armi, 5.5 miliardi

Postato il 27 Agosto 2013 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

Il governo Pd-Pdl è la migliore garanzia per i profitti delle industrie di armi

eccone la dimostrazione

L’Espresso: “L’Italia aumenta la spesa per le armi, 5.5 miliardi in caccia e blindati”

Aerei radar, droni, fregate, carri armati ed elicotteri, oltre ai famigerati F-35. “Grazie ai contribuiti del ministero dello Sviluppo Economico l’Italia quest’anno spenderà 5,5 miliardi in nuovi armamenti”, si legge sul settimanale.

“Aumentano nel 2013 i fondi per la Difesa: saranno 14,4 miliardi, 800 milioni più del 2012. Grazie ai contribuiti del ministero dello Sviluppo Economico l’Italia quest’anno spenderà 5,5 miliardi in nuovi armamenti. E i costi del caccia Eurofighter battono tutti i record: gli aerei verranno pagati 21,1 miliardi”. E’ quanto si può leggere nel nuovo numero de L’Espresso, in edicola venerdì 23 agosto. Secondo il settimanale, “quest’anno i fondi per l’acquisto di armamenti aumentano in modo clamoroso rispetto al 2012: complessivamente saranno 5,5 miliardi di euro, grazie al contributo del ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione 2.182 milioni per comprare sistemi militari”.

Gran parte di questi soldi – scrive L’Espresso – servono per finanziare l’acquisto dei caccia europei Eurofighter. Mentre si discute dei costi del Lockheed F-35, stimati in 12 miliardi di euro, si scopre che il preventivo per gli Eurofighter italiani ha superato ogni record: il documento ufficiale indica in 21,1 miliardi di euro la spesa per questi aerei. Non solo: il prezzo risulta aumentato di ben 3 miliardi rispetto alla previsione formulata lo scorso anno, che si fermava a 18,1 miliardi. Nel corso del 2013 soltanto per comprare gli Eurofighter il ministero Sviluppo Economico spenderà 1182 milioni di euro”.

Oltre agli Eurofighter (Efa), lo stesso dicastero “si accollerà le fregate Fremm (5,6 miliardi per le prime sei); i blindati da combattimento Freccia (1,5 miliardi per 249 veicoli); i jet d’addestramento Aermacchi M-346 (220 milioni per la prima trance); i gadger elettronici per il ‘Soldato futuro’ (800 milioni); gli elicotteri NH-90 di Esercito e Marina (3.895 milioni) e gli Agusta AW-101 dell’Aeronautica (740 milioni)”. Da mettere in conto c’è poi il finanziamento dei nuovi satelliti spia Cosmo SkyMed. “La Difesa ci mette 229 milioni, altri 500 circa li tirano fuori il ministero dell’Università e Ricerca e l’Agenzia Spaziale. Il solito Sviluppo Economico contribuisce ai 300 milioni dei satelliti Sicral per le comunicazioni. Per le nostre sentinelle orbitanti – scrive L’Espresso – i generali prevedono di spendere circa mezzo miliardo in tre anni”.

E ancora, soldi a disposizione pure per aerei radar e droni: “580 milioni per acquisire due fantascientifici jet Gulfstream Caew prodotti in Israele, vere centrali di spionaggio volanti. Altri 211 milioni sono il contributo italiano per la discussa squadriglia di velivoli-robot Global Hawk voluta dalla Nato”. E in tutto ciò, c’è da mettere in conto il fatto che tutto il budget per le forze armate è aumentato nel 2013, come scrive L’Espresso: “Esclusi i carabinieri, ci saranno 14,4 miliardi di euro contro i 13,6 miliardi del 2012, quando la spending review si è abbattuta sui conti, e i 14,3 miliardi del 2011. Il problema è che i due terzi dei soldi servono per gli stipendi”.

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