Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Accordo cooperativa DNA

Postato il 30 Settembre 2013 | in Lavoro Privato, Sindacato | da

Venerdì 20 settembre 2013 viene ufficializzata la notizia che da giorni circolava tra gli addetti del Polo logistico Piaggio di Pontedera: i telegiornali nazionali comunicano l’arresto del presidente del gruppo Viesse, capofila di Unilogistic e World Service, presso cui lavorano 163 dipendenti dell’appalto Ceva.

La Ceva Logistics, convocati i Cobas, le altre OO. SS. e le RSU per mercoledì 18 settembre, li informa della continua assenza dei referenti World Service, che ormai si protrae da alcune settimane, il che rende necessario, secondo Ceva, un immediato passaggio dei 163 dipendenti ad altra azienda, una cooperativa (già presente a questo primo tavolo).

Preso atto dei problemi esposti dall’azienda committente Ceva, i Cobas e gli altri sindacati per 9 giorni sono andati avanti tra incontri con la controparte e assemblee dei lavoratori. I problemi affrontati erano di ordine contrattuale, normativo ed economico, con l’azienda che pretendeva di applicare al rapporto di lavoro un regolamento interno, il quale prevede una serie di deroghe al CCNL che sanciscono il taglio di pezzi di importanti diritti e del loro risvolto retributivo, con la conseguenza di cancellare l’intera integrazione aziendale per i periodi di malattia e d’infortunio, la corresponsione da parte dell’azienda del salario per i primi tre giorni di malattia (la cosiddetta carenza di malattia) e d’infortunio, l’integrazione aziendale per l‘assenza obbligatoria per maternità, parte delle ferie e dei permessi retribuiti, anche di quelli relativi a gravi lutti in famiglia ed altre deroghe ancora.

Il 20 settembre, all’inizio di un nuovo incontro con l’azienda, Ceva comunica di aver rescisso i contratti con Unilogistic e World Service e che i lavoratori e le lavoratrici non avrebbero avuto accesso in fabbrica sen non con una nuova assunzione. A questo punto, con la chiara intenzione della controparte di fare tutto rapidamente e di complicare le dinamiche negoziali in corso, abbiamo preteso la non applicazione del regolamento interno della cooperativa, con la cancellazione immediata e totale di ogni deroga al CCNL e l’integrale rispetto dello stesso; abbiamo ottenuto la conferma dei lavoratori a tempo determinato fino alla scadenza prevista dal contratto in essere al momento del cambio dell’appalto; abbiamo bloccato la quota sociale, prevista in ogni cooperativa, su 25 euro e l’ammissione a socio su 50 euro, escludendo ogni possibilità di aumento futuro.

Sabato 21 settembre, si è svolta l’assemblea di tutti i lavoratori, nella quale è stata data lettura, paragrafo per paragrafo, del verbale di incontro della sera precedente: dopo due ore di chiarimenti, approfondimenti e riletture dei punti più complessi, i 121 lavoratori presenti hanno votato così:

114, favorevoli alla firma del verbale;

7, contrari alla firma del verbale.

La sera del 25 settembre 2013 il verbale di accordo è stato firmato dalle parti.

 Daniele Malacarne e Sandro Giacomelli, RSU Cobas

Marcello Pantani, Cobas Lavoro Privato

 In allegato l’accordo

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