December 23, 2024
Se analizziamo il numero delle giornate lavorate e della forza lavoro realmente attiva, infortuni e morti sul lavoro sono in costante aumento e dovrebbero indurre a riflettere sulla arretratezza del modello produttivo italiano
Segnaliamo poi l’ ULTERIORE CRESCITA DEGLI INFORTUNI MORTALI IN AGRICOLTURA: SFIORANO IL 49 PER CENTO DEL TOTALE.
Domenica 13 ottobre ricorre la 63sima Giornata Nazionale per le Vittime del Lavoro , sul sito www.vegaengineering.com vengono annotati più di 350 decessi con un aumento delle donne e attenzione che infortuni e morti si verificano in ogni regione del paese.
Leggiamo dal sito sopra menzionato
Gli stranieri deceduti sul lavoro da gennaio a settembre sono 36, pari al 10,1 per cento del totale delle vittime in Italia. La maggior parte di nazionalità rumena. A pagare il prezzo più alto sono gli ultrasessantacinquenni (103 morti). Sempre gli‘over 65’ quelli a maggior rischio di mortalità considerando la popolazione lavorativa con un tasso di mortalità pari a 274, elevatissimo rispetto a tutte le altre fasce di età che va da 7,4 dei trentenni al 27 dei cinquantenni-sessantenni.
La sicurezza non è un optional, questo slogan di 10 anni fa è oggi più che mai valido perchè le condizioni lavorative sono in continuo peggioramento anche a causa della crisi che porta sempre più lavoratori\trici ad accettare occupazioni precarie per pochi euro.
Anni spesi non per alimentare la cultura e la pratica della sicurezza ma per svuotare le normative , per renderele innocue con il beneplacito dell’intero arco parlamentare, per depotenziare le sanzioni e il sistema di controlli dei cantieri.
Visto che questa giornata non potrà essere di lotta, lo sia almeno di riflessione e di denuncia ricordando che la sicurezza sul lavoro è anche uno dei temi sui quali si sviluppa lo sciopero generale del 18 ottobre con manifestazione a Roma
SPORTELLO SICUREZZA SUL LAVORO CONFEDERAZIONE COBAS
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