Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

A proposito del piano triennale dei lavori pubblici nel Comune di Pisa

Postato il 10 Novembre 2015 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da
santantonio-1-1Crediamo opportuno un pubblico dibattito in città sui lavori pubblici recentemente approvati per il prossimo triennio.
Attenzione che un conto è  la programmazione degli interventi, altro discorso è la realizzazione. Come più volte ci ha illustrato  l’assessore Serfogli queste opere spesso sono finanziate da entrate straordinarie quali la vendita di altri immobili. Caso più eclatante è la Mattonaia. Ultimamente nel tentativo di dismetterla hanno provato pure a Barattarla (permuta). Hanno offerto la Mattonaia in cambio della realizzazione di una fognatura.
Quindi le opere pubbliche sono finanziate con i soldi nostri, con la vendita del patrimonio comunale. E quanto incassa il Comune con multe, tassa di soggiorno e altro ancora? Non finirà solo ed esclusivamente tra il pagamento del personale e soprattutto per realizzare le grandi opere?
Alcune opere vengono finanziate sia dagli oneri di urbanizzazione sia dalle entrate del codice della strada, e comunque da entrate a destinazione vincolata. Se tuttavia queste entrate non arrivano, l’opera non si realizza. Esempio, la Cassa di Risparmio di Pisa PROMETTE 10 mila euro per la manutenzione della chiesa della Spina. Quindi mettono in programma l’opera, la CR di Pisa non manda i soldi, l’opera rimane in programmazione ma nulla più. Riguardo le entrate del codice della strada queste devono esssere destinate alla manutenzione delle strade ed alla segnaletica, ma anche qui le previsioni di entrata sono legate a quelle di uscita. In poche parole realizzo l’opera se i soldi entrano, quindi per avere interventi si dovranno fare piu’ multe e le varie ordinanze servono anche a fare cassa.
Quante opere negli ultimi anni sono state programmate ma non realizzate? Quali sono state le priorità dell’amministrazione comunale, verso quali quartieri e a che scopo? Di questo vorremmo parlare pubblicamente
La programmazione è solo un passaggio politico, la realizzazione dell’opera pubblica prevede poi un progettazione (preliminare ed esecutiva) e  la realizzazione (compiti gestionali dirigenziali). Fra la programmazione e la realizzazione c’è un abisso. Per riuscire ad avere una visione più puntuale e più mirata bisognerebbe mettere le mani in anticipo sui PARERI DI REGOLARITA’ TECNICA che i dirigenti ai lavori pubblici appongono alle delibere di giunta sui lavori pubblici. La Giunta periodicamente individua le opere da relizzare durante l’anno sulla base delle informazioni che ha da diversi settori, primo fra tutti la ragioneria.
Ci piacerebbe sapere quanti e quali opere sono state bloccate dai vincoli del patto di stabilità. Il PDS del resto è costatemente monitorato e subisce varazioni continue. In mezzo a tutti questi paletti infiniti ci sono le variaioni imposte dagli eventi straordinari (onde emotive e eventi atmosferici ma anche sulle opere straordinarie servirebbe un costante monitoraggio tra le opere annunciate e quelle effettivamente realizzate).
L’importanza di avere i pareri di regolarità tecnica si scontra spesso con parere successivo del dirigente alle finanze da cui dipende il  cosiddetto parere contabile determinante per la realizzazione
In un Ente veramente trasparente , i consiglieri e i cittadini dovrebbero avere pieno e libero accesso a questa documentazione e gli amministratori dovrebbero garantire una discussione pubblica sulle opere da realizzare in città
Cobas Pisa
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