Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Aisha e l’INVALSI

Postato il 2 Maggio 2016 | in Scuola, Sindacato | da

L’incontro

AISHA+Spuntavano due minuscole scarpette da tennis, sporche di fango. Dietro la tenda doveva esserci rimasto un pupazzetto, forse di Ania, era lei che li portava spesso, nonostante il divieto del maestro. In quella zona della classe si accumulavano i giochi non rimessi a posto e a volte anche qualche secondo o terzo astuccio, luccicante, inutile e presto dimenticato. Aisha forse non avrebbe nemmeno notato quelle scarpette se, mentre guardava da quella parte, non le avesse viste sparire sotto i suoi occhi. D’improvviso: zac, scomparse dietro la tenda. Un po’ strano, anche per i giocattoli di ultima generazione. Così abbandonò la sedia e i quiz di allenamento e si avvicinò lentamente alla tenda, senza farsi notare, fingendo di dover raccogliere la gomma. Infilò la testa lì dove erano spariti quegli scarpini infangati. In apparenza nulla di strano, tra astucci e pezzetti di lego abbandonati stava un pupazzetto alto quanto una matita nuova. Orecchie a sventola e abitino scucito, non sembrava un prodotto alla moda, e mostrava i segni di una vita vissuta nel mondo dei giochi infantili. Aisha allungò la mano e lo afferrò per un orecchio, “Ahi” si sentì squittire. La bambina attonita lasciò la presa, poi si girò di scatto verso la classe: nessuno parve essersi accorto del lamento. Allora tornò a guardare il pupazzetto, che si sfregava l’orecchio con le braccine di pezza.

“Fa male sai – sussurrò – cosa credi?”.

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