November 30, 2024
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina, è il solo commento possibile alla luce della lettera dei dirigenti dell’ Amministrazione Provinciale di Pisa nell’ interesse proprio e dei titolari di Posizione Organizzativa. A scanso di equivoci le indennità erogate P. O. ad oggi non sono una quota fissa e continuativa nel tempo del loro salario accessorio, e sopratutto in Enti dove ci sono dirigenti le Po non dovrebbero proliferare come accade in numerosi enti locali.
La discesa in campo dei dirigenti a favore delle P.O. non è solo una sorta di merce di scambio (le Po si assumono oneri e responsabilità spettanti ai dirigenti e nelle eventualità dovranno risponderne al posto loro alla Magistratura ordinaria e a quella contabile) , ma qualcosa di più sottile da valutare e comprendere alla luce dei contenuti della legge n. 56/2014 ( in allegato la sintesi che ci interessa) che detta disposizioni sul riordino delle province.
Il comma 96 dispone infatti che “..il personale trasferito mantiene la posizione giuridica ed economica, con riferimento alle voci del trattamento economico fondamentale e accessorio, in godimento all’atto del trasferimento…” .
Che significa? Potrebbe accadere ( se si accetta la logica della Dirigenza) che:
Sono allora necessarie due considerazioni:
In sostanza, dalla proposta dei dirigenti possiamo supporre che la parte certa e stabile ( e di sicuro trasferibile) del fondo è utilizzata per le P.O., mentre quella derivante dalle economie ( di cui non vi è certezza) teoricamente va al restante personale ammesso che questa sia trasferibile.
E il nostro sospetto è che in Provincia potrebbero attribuire P.O. e responsabilità proprio il giorno prima del trasferimento delle funzioni e del personale, determinando palesi discriminazioni salariali ( assegnare maggiori risorse a pochi non ha effetto neutro perchè le sottrae a molti in prospettiva).
Oggi è più che mai dirimente la questione “redistribuzione” del salario da attuare ( sulle risorse certe e attuali del fondo) nelle prossime settimane, sicuramente prima del trasferimento delle funzioni e del personale. La nota dei Digenti è palesemente iniqua e strumentale e tesa a delegittimanre le istanze della Rsu , non solo dei Cobas
In questa fase, il sindacato deve assumere posizioni chiare, per esempio non lasciarsi abbindolare da qualche proposta come quella che mira a costruire strutture di vertice nei servizi relativi alle competenze che rimarranno alla provincia compresi gli staff dei nuovi organi provinciali, il tutto per distribuire incarichi.
L’obiettivo è scongiurare l’impoverimento in termini salariali dei dipedenti del comparto, che si produce non solo accordando troppi soldi del fondo alle Po, ma anche attraverso un sistema (clientelare?) di distribuzione delle cosiddette responsabilità.
Un’ultima proposta vorremmo farla al Direttore Generale e ai Dirigenti : se hanno a cuore le P.O., in termini di indennità e di numero, perchè non le finanziano con la soppressione di qualche incarico dirigenziale? Anche questo sarebbe un risparmio di spesa…semprechè qualcuno ai vertici non ne approfitti ancora una volta per raddoppiarsi le indennità!
Cobas Provincia\Cobas Pubblico impiego
In allegato la legge del 7 aprile 2014, n. 56
http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2014/04/DispoPROVINCE-LEGGE-7-aprile-2014n56.pdf
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