December 21, 2024
L’accordo interconfederale 10 gennaio 2014, in tema di rappresentanza sindacale e sistema di contrattazione collettiva, suscita non poche perplessità per alcuni suoi contenuti pericolosi per la libertà sindacale.
Il giudizio critico nulla toglie al fatto positivo che l’ accordo volta pagina rispetto al sistema antidemocratico precedente, dove un sindacato minoritario poteva concludere con questa un contratto gradito alla controparte datoriale , che sarebbe divenuto di fatto l’unico applicato, anche se i lavoratori fossero stati contrari e avrebbe scacciato dall’azienda gli altri sindacati dissenzienti, anche se più rappresentativi tra i lavoratori.
Tale deprecabile “dittatura della minoranza” è stata superata. Vengono riconosciuti due importanti principi : ogni sindacato che possa vantare il 5% di rappresentanza ha diritto di partecipare alle trattative negoziali; i contratti collettivi, sia nazionali che aziendali, sono validi solo se di maggioranza, ossia se conclusi da sindacati che, anche per sommatoria, rappresentino più della metà dei lavoratori, ovvero, a livello aziendale, ove esista una rsu, dalla maggioranza dei membri della stessa.
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http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/2/6/39342-alleva-attenti-allaccordo/
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