Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Amazon, le dure condizioni di lavoro nell’inchiesta del New York Times…

Postato il 25 Gennaio 2016 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da
A worker picks orders at the Amazon UK Fulfilment Centre in Peterborough, Cambridgeshire. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Tuesday November 25, 2014. Photo credit should read: Chris Radburn/PA Wire

A worker picks orders at the Amazon UK Fulfilment Centre in Peterborough, Cambridgeshire. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Tuesday November 25, 2014. Photo credit should read: Chris Radburn/PA Wire

Appena mettono piede nell’azienda, gli viene ordinato di dimenticare tutte le “cattive abitudini” che hanno imparato svolgendo altri lavori. Perché Amazon è un mondo a parte e per riuscire in questo mondo bisogna rimboccarsi le maniche, oltre ogni limite di sopportazione fisica e mentale. Un’inchiesta del New York Times ha raccontato cosa sono costretti a subire ogni giorno i dipendenti, costantemente monitorati e stimolati a produrre sempre di più. C’è chi giura di aver visto scoppiare in lacrime ogni collega almeno una volta e chi ricorda di aver lavorato per quattro giorni senza dormire. Di solito, poi, chi non regge il ritmo delle 80 ore settimanali viene cacciato via, senza pietà.

“L’azienda sta conducendo un esperimento per capire quanto può ‘spingere’ sugli impiegati per soddisfare le sue sempre più grandi ambizioni”, scrive il Nyt. Jeff Bezos, il miliardario fondatore, non ha esitato a rispondere all’attacco del giornale americano, insistendo sul fatto che quello non è il luogo di lavoro da lui conosciuto e quei racconti non appartengono ai suoi “premurosi dipendenti”: “Credo fermamente che chi lavora in una società che è davvero come quella descritta dal New York Times sarebbe pazzo a rimanere. Io la lascerei”.

Leggi tutto l’articolo di Ilaria Betti al seguente indirizzo:

http://www.huffingtonpost.it/2015/08/17/amazon-inchiesta-new-york-times-lavoro_n_7997102.html

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