November 25, 2024
Ormai, tra gran parte delle forze cosiddette politiche, è da anni in corso una gara all’ultimo voto da strappare agli elettori, dopo averli, con l’aiuto decisivo di certa stampa e televisione, ben bene impauriti, terrorizzati, aizzati contro gli ultimi, contro donne, uomini e bambini, che fuggono dalle regioni del Sud del mondo, in preda alla disperazione, per miseria, fame, dittature, guerre.
Il tutto causato da secoli di rapine che le potenze occidentali e le loro classi dirigenti hanno imposto a miliardi di esseri umani, sfruttandone le risorse economiche e tenendoli sotto il dominio di governi-fantoccio.
La Lega è in prima fila in questa ignobile gara e in questa campagna di odio, e non è sola. Le danno manforte organizzazioni che sono schierate da decenni contro gli ultimi, in Italia come nel mondo:“Fratelli d’Italia”, “Forza Nuova”, “Casapound”, tutti eredi del fascismo che ha tenuto in schiavitù il popolo dal 1922 al 1945 in Italia; che ha scatenato guerre coloniali in Libia, in Etiopia, in Eritrea, in Somalia; che ha fatto decine e decine di milioni di morti con la seconda guerra mondiale, condotta in compagnia del nazismo tedesco e del fascismo giapponese; che ha devastato e raso al suolo paesi, città, regioni, nazioni.
C’è bisogno di costruire l’unità di chi lavora con salari da fame, di chi è precario, di chi è disoccupato, di chi è senza casa, di chi si trova a fare i conti con un servizio sanitario in via di rottamazione, di chi è italiano e di chi in Italia arriva alla ricerca di diritti, primo fra tutti del diritto a vivere. Unità per rialzare la testa e fare rispettare i nostri bisogni, i nostri diritti, la nostra dignità.
Ma il fascio-leghismo (che pure agita questi temi per propaganda ingannevole e vergognosa, tanto è vero che quando ha partecipato ai governi Berlusconi andava a nozze con politiche di assalto alle condizioni economiche, di lavoro e di vita dei lavoratori) è impegnato in una campagna fatta di scorribande provocatorie e forcaiole, per seppellire in realtà questi stessi temi sotto l’invocazione della caccia ai migranti, del loro respingimento in mare, della loro detenzione in galera o nei CIE, per l’obiettivo, agitato spudoratamente, della nostra sicurezza e della nostra salvaguardia dalla natura delinquenziale con cui vengono ignominiosamente marchiati i migranti e dalle malattie di cui essi sarebbero portatori. E per l’obiettivo, che è nel DNA del fascismo, quello dello “stato forte”, apertamente totalitario, cancellatore di ogni diritto e di ogni libertà.
Salvini o non Salvini, sabato a Pisa i cittadini democratici faranno sentire la loro voce e la loro protesta, al fianco dei “dannati della terra”, contro il fascio-leghismo.
Confederazione Cobas Pisa
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