November 23, 2024
Dalla newsletter on-line “Punto Sicuro” https://www.puntosicuro.it (a cui è possibile iscriversi online gratuitamente), riporto (e riporterò) esempi di infortunio, descritti in specifiche schede della ATS Brianza.
Questo nell’ottica di analizzare gli infortuni, per evitare che si ripetano.
Marco Spezia
Tratto dalla Mailing List Sicurezza sul Lavoro
Sono ancora molti i casi di infortunio con le gru a torre presenti nelle schede dell’archivio diINFOR.MO
strumento per l’analisi dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, che utilizziamo come principale fonte delle dinamiche infortunistiche.
Per questo motivo una breve panoramica generale degli infortuni possibili con questa attrezzatura di movimentazione e sollevamento.
Nel primo caso l’incidente avviene in un cantiere relativo alla costruzione di una villetta.
Per l’alimentazione elettrica del cantiere e di un altro cantiere a fianco è stata stesa una linea in cavo che attraversa la strada adiacente. I cavi sono due e per tenerli uniti, sulla tesata di attraversamento della strada, sono stati legati con uno spago.
Alla ripresa dei lavori, dopo l’interruzione per le ferie estive, gli operai si accorgono che la legatura si è sciolta e lo spago penzola in mezzo alla strada. Al fine di raggiungere il cavo, il cui punto di legatura è a una altezza di circa 4,2 metri, il titolare dell’impresa e un lavoratore decidono di servirsi della gru a torre del cantiere, utilizzando le forche per il sollevamento dei pallets, sulle quali hanno posato un pannello di armatura, 500×2.000 mm senza fissarlo, per fare da piano.
Mentre il titolare dell’impresa manovra la gru, il lavoratore si fa sollevare fino a raggiungere i cavi in altezza. Mentre si trova in tale posizione mette un piede sul pannello a sbalzo che si rovescia facendolo cadere al suolo. Nella caduta batte violentemente il capo al suolo e muore. Si precisa che il mattino dell’infortunio erano presenti in cantiere l’infortunato, il titolare dell’impresa ed un dipendente.
I fattori causali rilevati nella scheda:
Il secondo caso riguarda un infortunio in un cantiere in cui devono essere realizzate delle pendenze sulle coperture di un fabbricato.
Al fine di realizzare le pendenze, vengono effettuati degli impasti di cemento utilizzando la betoniera a bicchiere collocata nella postazione di lavoro fissa, protetta da impalcato di protezione, di fronte alle baracche a uso ufficio.
Gli operai della ditta AAA sanno già ad inizio turno il lavoro da svolgere, senza dover attendere indicazioni e/o direttive da parte dei loro diretti superiori.
Il lavoratore XXX si reca subito alla betoniera per preparare l’impasto e, una volta pronto, lo versa all’interno di un cassone (detto anche benna) metallico autoscaricante che è stato collocato sotto la bocca della betoniera. Il lavoratore aggancia il sottogancio (o braca) al sistema di attacco del cassone in maniera non corretta e quindi dà il comando verbale al collega YYY, che manovra la gru a torre, posto ad una distanza da lui (lato baracche ufficio) di circa 10 metri, di sollevare il cassone affinché lo trasporti in copertura.
Mentre il cassone viene sollevato, il lavoratore si dirige verso i fusti dell’acqua posti a pochi metri da lui per preparare un nuovo impasto, ma nel tragitto viene investito, da dietro, dal cassone, che cade a terra da una altezza approssimativa di circa 1,50-1,70 metri, rimanendovi sotto.
I fattori causali rilevati:
Nel terzo caso un lavoratore sta operando insieme ad un collega nel montaggio di una gru da cantiere a rotazione alta.
Il lavoratore si trova ad un’altezza di circa 14,5 metri dal suolo (2 metri sotto il braccio), sulla torre della gru ed è probabilmente intento all’inserimento/bloccaggio di alcuni bulloni per il fissaggio di un elemento di sopralzo, quando all’improvviso precipita al suolo fratturandosi il cranio.
L’infortunato indossava una vecchia cintura di posizionamento con catena incorporata che è stata rinvenuta collegata. Nell’area sottostante il punto da dove è precipitato il lavoratore è stato rinvenuto un cordino di posizionamento marcato CE di tipo fisso. Non erano presenti caschi nella zona dove si montava la gru. Oltre ai due soci nessun altro lavorava in zona. Non è stato fornito al lavoratore il sistema di arresto caduta comprendente un’imbracatura per il corpo con cintura di posizionamento e cordino di posizionamento integrati ed un sottosistema di collegamento destinato ad arrestare le cadute. La gru risulta fabbricata nel 1978 ed è priva di scala d’accesso. L’infortunato indossava scarponi con suola in Vibram e i guanti da lavoro sono stati ritrovati vicino al corpo (probabilmente sfilati dai soccorritori).
Vari i fattori causali rilevati:
Ci soffermiamo ora, per completare le indicazioni in materia di prevenzione, su alcune indicazioni relative alle istruzioni prima dell’uso delle gru a torre.
Si tratta di istruzioni tratte dal manuale “Le macchine in edilizia. Caratteristiche e uso in sicurezza”, frutto della collaborazione tra l’INAIL Piemonte e il CPT Torino.
Le istruzioni prima dell’uso della gru a torre, per la tutela della sicurezza degli operatori, sono divise in due parti riguardanti la base della gru e il posto di manovra.
ALLA BASE DELLA GRU:
DAL POSTO DI MANOVRA
ISTRUZIONI DOPO L’USO
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