December 25, 2024
A causa della sua regionalizzazione, il Sistema Sanitario Nazionale durante la pandemia da COVID 19 (ancora in corso) non ha saputo realizzare interventi pronti ed efficaci, generando effetti drammatici.
Nonostante questo eclatante esempio dei pessimi effetti prodotti dalla frammentazione nell’erogazione dei servizi tra territori, il Governo Draghi, sostenuto da un’amplissima maggioranza in Parlamento, va avanti col progetto dell’Autonomia Differenziata, promosso da entrambi gli schieramenti politici in questi ultimi anni. Lo ha inserito come collegato alla Legge di Bilancio 2022, sottraendolo alla discussione del Parlamento stesso e all’informazione dell’opinione pubblica. Si rischia sia approvato in via definitiva entro Natale.
Se l’Autonomia Differenziata sarà realizzata, la Repubblica Italiana sarà dissolta in 20 regioni, ciascuna con competenze legislative oggi dello Stato su moltissimi temi: Sanità, Scuola, Trasporti, Ambiente, contratti di lavoro, rapporti con l’Unione Europea. Ciascuna regione, in competizione con le altre, gestirà in proprio i soldi relativi a ogni materia, per cui i cittadini italiani avranno risorse, diritti e servizi diversi a seconda del luogo di residenza, con una forte riduzione dei diritti di chi lavora (a causa dei contratti regionali e di precarietà ulteriore) ed un aumento delle diseguaglianze tra le cittadine e i cittadini.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
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