Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Assemblea nazionale delle RSU contro la Riforma Fornero

Postato il 20 Dicembre 2013 | in Eventi, Italia, Scenari Politico-Sociali | da

ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE RSU CONTRO LA RIFORMA FORNERO

VENERDÌ 20 DICEMBRE ALLE ORE 11 A MILANO,

PRESSO LA SALA  DELLA PROVINCIA, IN VIA CORRIDONI 16   sotto.

+   un LIBRO SU ESODATI    SOTTO   +   una news   per i  CV ANTE 2007  SOTTO

Lavoratori salvaguardati: decreto sul prolungamento a sostegno del reddito per l’anno 2013   SOTTO

emendamento approvato da commissione bilancio camera per esodati

le risorse  sono  di 729 milioni  fino al 2019 ( si scriveva sui giornali   un costo complessivo di 950 milioni fino al 2020  NON è esatto )

ma si salvano  esodati solo nel 2013 e 2014  entro 36 mesi dall’entrata in vigore del D.L. n. 201/2011 (c.d. riforma Fornero),  = limite a 6 gennaio 2015

eliminando altri vincoli  da  lettera a)     a  lettera    f)       sotto

non sono  indicati  i numeri  dei neo salvaguardati  per ogni tipologia da lettera a)     a  lettera    f)  si parla di 17.000 esodati neo salvaguardati

le coperture servono per pagare gli anni di slittamento della pensione dalle vecchie norme  alle nuove norme Fornero.

esempio una donna 60enne+ 3 mesi   requisito a dicembre 2013 + 6 anni = costi fino al 2019  (6 anni per norme  Fornero pensione a 66 anni ) con decorrenza pensione a  dicembre 2014. ( per un anno di finestra )

 2014                                              199

2015                                              238

2016                                              162

2017                                                72

2018                                                46

2019                                                12

tot                                                  729

Articolo 1, commi 126 e da 127-bis a 127-sexies– Esodati

TESTO

I commi da 127-bis a 127-sexies sono volti a estendere la platea dei lavoratori c.d. esodati, includendovi un massimo di ulteriori 17.000 lavoratori, esclusi dai precedenti interventi di salvaguardia, a condizione che perfezionino i requisiti pensionistici entro 36 mesi dall’entrata in vigore del D.L. n. 201/2011 (c.d. riforma Fornero), ossia entro il 7 dicembre 2014, appartenenti alle seguenti categorie:

•        prosecutori volontari autorizzati al 4 dicembre 2011 con un contributo accreditato o accreditabile che, dopo il 4 dicembre 2011, hanno svolto attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (lettera a));

•        lavoratori con accordi individuali o collettivi cessati dall’attività lavorativa entro il 30 giugno 2012 e che hanno svolto, dopo tale data, attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (lettera b));

•        lavoratori con accordi individuali o collettivi cessati dall’attività lavorativa dopo il 30 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2012 e che hanno svolto, dopo la data di cessazione, attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. (lettera c))

•        lavoratori con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro di lavoro tra 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2008 che hanno svolto dopo la cessazione attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Si includono anche i lavoratori con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro di lavoro tra 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011 che hanno svolto dopo la cessazione attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, con un reddito annuo lordo complessivo superiore a euro 7500 (lettera d));

•        lavoratori in mobilità ordinaria che maturano il requisito pensionistico ante legge 214/2011 dopo la data di fine mobilità e entro sei mesi dalla stessa; è data la possibilità al beneficiario di coprire i periodi contributivi successivi alla fine della mobilità con versamenti volontari, ove necessari (lettera e));

•        soggetti autorizzati al versamento dei contributi volontari entro il 4 dicembre 2011 senza accreditamento di contributi effettivi alla stessa data. Sono stati considerati i soggetti che hanno almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa nel periodo compreso tra 1’1 gennaio 2007 ed il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attività lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (lettera f));

Alla copertura degli oneri (pari a 199 milioni per il 2014, 238 milioni nel 2015, 162 milioni nel 2016, 72 milioni nel 2017, 46 milioni nel 2018, 12 milioni nel 2019) si provvede:

•        attraverso l’accelerazione (modificando l’articolo 1, comma 79, della L. 24/2007) del percorso di innalzamento dell’aliquota contributiva per i soggetti iscritti alla gestione separata INPS (ex articolo 2, comma 26, della L. 335/1995), già iscritti ad altre forme di previdenza (come i professionisti e i pensionati). Più specificamente, l’aliquota si innalza al 22% (in luogo del 21%) per il 2014 e al 23,5% (in luogo del 22%) per il 2015, confermando il conseguimento del livello di regime del 24% dal 2016 (comma 326-bis);

•        attraverso la riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica (FISPE), di 89 milioni di euro per il 2013, 113 milioni di euro per il 2015, 162 milioni di euro per il 2016, 72 milioni di euro per il 2017, 46 milioni di euro per il 2018 e 12 milioni di euro per il 2019 (cfr. comma 326-ter) .

INPS – Coordinamento Generale Statistico Attuariale

Stima degli oneri delle disposizioni recanti ulteriori interventi in favore dei lavoratori salvaguardati – Emendamento Legge di Stabilità 2014

Si è proceduto alla stima degli oneri annui per il decennio 2014-2023, derivanti dalle modifiche all’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modifiche ed integrazioni, contenute nel nuovo testo normativo allegato.

Sono stati valutati gli effetti finanziari derivanti, a partire dall’anno 2014, dalla nuova norma che mira a salvaguardare alcuni dei lavoratori dipendenti del settore privato esclusi dalle precedenti salvaguardie:

–    Comma 1 lettera a – Si includono i prosecutori volontari autorizzati al 4 dicembre 2011 con un contributo accreditato o accreditabile che, dopo il 4 dicembre 2011, hanno svolto attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

–    Comma 1 lettera b – Si includono i lavoratori con accordi individuali o collettivi cessati dell’attività lavorativa entro il 30 giugno 2012 e che hanno svolto, dopo tale data, attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

–    Comma 1 lettera c – Si includono i lavoratori con accordi individuali o collettivi cessati dell’attività lavorativa dopo il 30 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2012 e che hanno svolto, dopo la data di cessazione, attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

–    Comma 1 lettera d – Si includono i lavoratori con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro di lavoro tra 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2008 che hanno svolto dopo la cessazione qualsiasi attività, non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Si includono anche i lavoratori con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro di lavoro tra 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011 che hanno svolto dopo la cessazione qualsiasi attività, non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, con un reddito annuo lordo complessivo superiore a euro 7500.

–    Comma 1 lettera e – Si includono i lavoratori in mobilità ordinaria che maturano il requisito pensionistico ante legge 214/2011 dopo la data di fine mobilità e entro sei mesi dalla stessa; è data la possibilità al beneficiario di coprire i periodi contributivi successivi alla fine della mobilità con versamenti volontari, ove necessari.

–    Comma 1 lettera f – Si includono i soggetti autorizzati al versamento dei contributi volontari entro il 4 dicembre 2011 senza accreditamento di contributi effettivi alla stessa data. Sono stati considerati i soggetti che hanno almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2007 ed il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attività lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Per ognuna delle categorie di soggetti interessati dalla norma la decorrenza del trattamento pensionistico non può essere successiva al 6 gennaio 2015.

I trattamenti pensionistici di cui al presente comma non possono avere decorrenza anteriore al 1° gennaio 2014.

Nella tabella seguente sono riportati gli effetti finanziari della norma oggetto di stima.

Articolo 1, commi 126   e   da 127-bis   a 127-sexies– per Esodati

Estremi

Iniziativa

Gruppo

Data

Oggetto

Settore

1.5008 Governo

17.12 ant.

I commi da 127-bis a 127-sexies sono volti a estendere la platea dei lavoratori c.d. esodati, includendovi un massimo di ulteriori 17.000 lavoratori, esclusi dai precedenti interventi di salvaguardia, a condizione che perfezionino i requisiti pensionistici entro 36 mesi dall’entrata in vigore del D.L. n. 201/2011 (c.d. riforma Fornero), ossia entro il 7 dicembre 2014, appartenenti alle seguenti categorie:
  • prosecutori volontari autorizzati al 4 dicembre 2011 con un contributo accreditato o accreditabile che, dopo il 4 dicembre 2011, hanno svolto attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (lettera a));
  • lavoratori con accordi individuali o collettivi cessati dall’attività lavorativa entro il 30 giugno 2012 e che hanno svolto, dopo tale data, attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (lettera b));
  • lavoratori con accordi individuali o collettivi cessati dall’attività lavorativa dopo il 30 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2012 e che hanno svolto, dopo la data di cessazione, attività lavorativa non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. (lettera c));
  • lavoratori con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro di lavoro tra 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2008 che hanno svolto dopo la cessazione attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Si includono anche i lavoratori con risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro di lavoro tra 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011 che hanno svolto dopo la cessazione attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, con un reddito annuo lordo complessivo superiore a euro 7500 (lettera d));
  • lavoratori in mobilità ordinaria che maturano il requisito pensionistico ante legge 214/2011 dopo la data di fine mobilità e entro sei mesi dalla stessa; è data la possibilità al beneficiario di coprire i periodi contributivi successivi alla fine della mobilità con versamenti volontari, ove necessari (lettera e));
  • soggetti autorizzati al versamento dei contributi volontari entro il 4 dicembre 2011 senza accreditamento di contributi effettivi alla stessa data. Sono stati considerati i soggetti che hanno almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa nel periodo compreso tra 1’1 gennaio 2007 ed il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attività lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (lettera f));

Alla copertura degli oneri (pari a 199 milioni per il 2014, 238 milioni nel 2015, 162 milioni nel 2016, 72 milioni nel 2017, 46 milioni nel 2018, 12 milioni nel 2019) si provvede:

  • attraverso l’accelerazione (modificando l’articolo 1, comma 79, della L. 24/2007) del percorso di innalzamento dell’aliquota contributiva per i soggetti iscritti alla gestione separata INPS (ex articolo 2, comma 26, della L. 335/1995), già iscritti ad altre forme di previdenza (come i professionisti e i pensionati). Più specificamente, l’aliquota si innalza al 22% (in luogo del 21%) per il 2014 e al 23,5% (in luogo del 22%) per il 2015, confermando il conseguimento del livello di regime del 24% dal 2016 (comma 326-bis);
  • attraverso la riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica (FISPE), di 89 milioni di euro per il 2013, 113 milioni di euro per il 2015, 162 milioni di euro per il 2016, 72 milioni di euro per il 2017, 46 milioni di euro per il 2018 e 12 milioni di euro per il 2019 (cfr. comma 326-ter) .

 da CGIL – Lavoratori salvaguardati: decreto sul prolungamento a sostegno del reddito per l’anno 2013

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 16 dicembre 2013 è stato finalmente pubblicato il decreto interministeriale (Lavoro ed Economia) n.76353 del 16 ottobre 2013, con il quale è stato prolungato l’intervento di tutela del reddito per l’anno 2013 per i lavoratori che non sono riusciti a rientrare nella lotteria dei 10.000 prevista dall’articolo 12, comma 5, della legge 122 del 2010 (salvaguardia dalla finestre mobili o a scorrimento).

Il decreto prevede il prolungamento dell’intervento di tutela del reddito, con esclusione della contribuzione figurativa, per 7.888 lavoratori,”tutti cessati dal servizio entro la data del 30 aprile 2010” per una spesa complessiva pari a euro 63.436.009,00.

Ricordiamo che la norma di legge non parlava di cessazione del rapporto di lavoro entro il 30 aprile 2010, ma di lavoratori collocati in mobilità ordinaria o in mobilità lunga in base ad accordi sindacali stipulati anteriormente alla data del 30 aprile 2010, quindi la data indicata si riferiva esclusivamente alla sottoscrizione degli accordi indipendentemente dal fatto che i lavoratori fossero posti successivamente in mobilità.

E’ del tutto evidente che tale data è stata inserita per ridurre la platea dei beneficiari lasciando i lavoratori del Nord e del Centro che sono cessati dal lavoro successivamente al 30 aprile 2010 senza pensione e senza alcun sostegno economico. Per i lavoratori del Sud la mobilità dura quattro anni, quindi per loro il problema si porrà con l’anno 2014. La data, a dire il vero, era già stata inserita per la prima volta nel decreto n. 68225 del 2 ottobre 2012 (prolungamento del sostegno al reddito per l’anno 2012). Decreto che a suo tempo abbiamo subito contestato.

Il Ministro Giovannini era informato della questione ed avrebbe dovuto porvi rimedio. Ancora una volta come sempre invece ha prevalso il parere del Ministero dell’Economia.

Inoltre,il decreto contiene un’altra amara sorpresa. Anche chi riuscirà ad ottenere il prolungamento non sarà accompagnato fino alla decorrenza della pensione: avrà il prolungamento del sostegno al reddito esclusivamente fino al 31 dicembre 2013. Finora non è mai stato così: chi riusciva ad avere il prolungamento lo manteneva anche nell’anno successivo fino alla corresponsione della pensione. Ancora una volta si colpiscono i lavoratori salvaguardati imponendo vincoli non previsti dalla legge.

Interverremo di nuovo presso il Ministro Giovannini e presso le Commissioni parlamentari per sollevare la questione e per far modificare il decreto, precisando che il mantenimento della data incriminata produrrà un notevole contenzioso.

Al momento attuale l’INPS non ha predisposto alcun messaggio alle sue sedi territoriali con le indicazioni operative

PARTECIPIAMO
ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE RSU CONTRO LA RIFORMA FORNERO
VENERDÌ 20 DICEMBRE   ALLE  ORE 11  A  MILANO,PRESSO LA SALA  DELLA PROVINCIA, IN VIA CORRIDONI 16.

“Mi chiamo Chiara ho 41 anni, a 13 anni ho cominciato a lavorare in
una fabbrica tessile, adesso sono operaia in una azienda
metalmeccanica. Cioè è da 28 anni lavoro tutti i giorni in fabbrica…e
fare l’operaia non è certo un lavoro leggero. Con la legge Fornero
dovrei restare al lavoro per altri 26 anni…ma ci rendiamo conto ???
oltre 50 anni di fabbrica per prendere poi una pensione ridicola… Per
questo dobbiamo darci da fare per cambiare la legge Fornero sulle
pensioni: anch’io parteciperò all’assemblea delle RSU di venerdì 20
dicembre”.

“Mi chiamo Claudio, qua da noi, in questa parte di Lombardia, abbiamo
cominciato a lavorare tutti presto…già a 17 o 18 anni eravamo in
fabbrica. Io lavoro in catena di montaggio e i tempi sono sempre più
stretti. Dobbiamo fare sempre di più in poco tempo. Io non ce la
faccio a stare in fabbrica ancora a lungo…non ce la faccio
fisicamente. Allora sapete cosa succederà ? che quando il mio fisico
non reggerà l’azienda si inventerà una crisi per buttare fuori un po’
di lavoratori anziani…ma noi non avremo ancora gli anni per la
pensione…e quindi.. altri disoccupati ! Per questo dobbiamo darci da
fare per cambiare la legge Fornero sulle pensioni: anch’io parteciperò
all’assemblea delle RSU di venerdì 20 dicembre”.

“Sono Alessandra, faccio l’insegnante di scuola materna. Ho più di 50
anni e avrei anche voglia d andare in pensione, visto che il lavoro è
sempre più pesante: con i tagli al welfare ci sono sempre meno
insegnati, meno figure di sostegno…e ci ritroviamo con aule piene di
bambini che vanno seguiti in tutto…tra l’altro ho anche una figlia che
ha fatto i miei stessi studi e non trova lavoro…per forza: se noi
“vecchi” non andiamo in pensione come faranno a trovare posto i nostri
figli? Per questo dobbiamo darci da fare per cambiare la legge Fornero
sulle pensioni: anch’io parteciperò all’assemblea delle RSU di venerdì
20 dicembre”.

APPELLO DELLE RSU

La legge Fornero sulle pensioni è sbagliata, dannosa per
i lavoratori e il Paese. Essa sta provocando disastri sulle
condizioni dei lavoratori che non riescono più ad andare
in pensione, sui giovani che, anche per questo motivo,
non entrano nel mondo del lavoro, sulla produttività del-
le imprese che sono bloccate nella possibilità di attuare
il dovuto ricambio generazionale. Il sistema previdenziale
oggi si fonda su una solidarietà a rovescio: pagano di più
e godono meno dei benefici i lavoratori a basso reddito e i
precari.
La politica del far pagare i costi della crisi ai pensionati e
ai lavoratori, senza mai intervenire sulle grandi ricchezze
e i possessori di grandi rendite finanziarie, non risolve le
cause della crisi e genera gravi ingiustizie.
Pertanto è necessario che a partire dalla spinta delle RSU
si possa avviare una lunga mobilitazione di contrasto per
cambiare la legge:

· salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni e limiti alle pensioni d’oro;
· flessibilità in uscita;
· ripristino dei vecchi requisiti, 65 anni per gli uomini, 60 per le donne e i 40 anni di contributi per l’accesso alla
pensione di vecchiaia e di anzianità in particolare per coloro che hanno iniziato a lavorare in età precoce e per i
lavori usuranti;
· superamento delle attuali sostanziali sperequazioni per le donne;
· garanzia di una pensione dignitosa per i giovani, i precari e i migranti;
· superamento dell’attuale giungla dei fondi integrativi.

Le risorse vanno ricercate nei grandi patrimoni finanziari e immobiliari, in una effettiva tassazione progres-
siva dei redditi, come prevede l’articolo 53 della Costituzione, e in una contribuzione omogenea per tutti i fondi pensionistici.

Le confederazioni sindacali devono aprire una vertenza reale con il Governo sostenuta da una duratura mobilitazione generale.

PER CONCORDARE LE INIZIATIVE A SOSTEGNO DI QUESTA PIATTAFORMA VIENE INDETTA

UNA ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE RSU E DEI DELEGATI VENERDÌ 20 DICEMBRE ALLE ORE 11 A MILANO, PRESSO LA SALA DELLA PROVINCIA, IN VIA CORRIDONI 16.

RSU firmatarie   (al 6 dicembre 2013)

Gruppo Cgt-Cls
Electrolux (Susegana – TV)
Sammontana (Empoli – FI)
Hera Gas Acqua (BO)
Gruppo Editoriale L’Espresso (RM)
Istituto dell’Enciclopedia Italiana G.Treccani
(RM)
Wolters Kluver
Ilva (Novi Ligure – AL)
Marcegaglia (Casalmaggiore – CR)
Glaxo (PR)
Chiesi (PR)
Coordinamento Nazionale Meccanizzazione
Postale
Dolomiti Energia Trentino (TN)
Albany International Italia (VE)
Istituto Comprensivo Baseggio (Marghera – VE)
Bondioli&Pavesi (Suzzara – MN)
Pangborn (VA)
Garavaglia (VA)
Spii (VA)
Saclà (AT)
Euroweld (AT)
Marcegaglia (Sesto S. Giovanni – MI)
Luxottica (TV)
Ronconi (Opera – MI)
Feam (Trezzano sul Naviglio – MI)
Olimpias Gruppo Benetton (TV)
L’operosa Impianti (TV)
Rica Gruppo Zoppas (TV)
Sirti (Tv)
Fiat Iveco (Vittorio Veneto – TV)
Lagostina Omegna
Pratilx (Esine – BS)
Belleli (MN)
Sirti
Pubbliservizi (Empoli – FI)
Gruppo Aboca S.p.A (AR)
Az. Agricola Trasimeno (AR)
Tenimenti L. D’Alessandro (AR)
Società Agricola Bonifiche (AR)
Antinori Cortona (AR)
Mpt Plastica (PI)
Conceria San Lorenzo (PI)
Provincia di Arezzo
Farmacie Comunali Empoli (FI)
D+F Alimentari (FI)
Inpa (FI)
Salumificio Viani (FI)
Vibak (FI)
Irplast (FI)
Cantine Leonardo (FI)
Unicoop (Certaldo – FI)
Unicoop (Castelfiorentino – FI)
Unicoop (Montelupo Fiorentino – FI)
Unicoop (Empoli – FI)
Coop (Sovigliana Vinci – FI)
Fomas (Cernusco – LC)
Messaggero (RM)
Dana Div. Spiser Italcardano (Crescentino – VC)
Autorita di Bacino (LU)
Inps (LU)
Patrimoni (Viareggio – LU)
Provincia Lucca
Comune Capannori (LU)
Pra (LU)
Estav Costa
Agenzia Entrate Lucca
Comune Altopascio (LU)
Motorizzazione Cuneo
Usl 2 Lucca
Motorizzazione Lucca
Cerve Parma
Conti Editore S. Lazzaro (BO)
Masol Livorno
Wind Bologna
Pnpm Piacenza
Poste Italiane Ancona
Comitato Esodati Reggio Emilia
Iper Rozzano (Mi)
Monopoli Milano
LCS Agnesini (Merate – LC)
Royalite Plastics (Cuggiono – MI)
Ceramica Serenissima (Rubiera – RE)
Telecom Italia Information Technology (BO)
Camera di Commercio di Livorno
Silca (TV)
Trafilerie Industriali (TV)
Moduline (TV)
Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata – TE)
Polo di Mantenimento Pesante Nord (PC)
Campolonghi Italia (Montignoso – MS)
Cartiera del Garda (Riva del Garda – TN)
Menci Spa (AR)

per i CV ANTE 2007

Caro Claudio, senza i 35 anni non sarebbe andato neanche ante Fornero ! Cerca di capire anche tu quanti e fino a quando pensano di poter andare con 35 anni di contributi a 57 anni, quella salvaguardia fino a oggi vale anche per chi sta lavorando, per questo l’inps non quantifica, a oggi la legge non è sta abrogata, non esiste ancora uno che abbia una respinta, se facesse causa la vincerebbe, ma non c’è ancora neanche una respinta di domanda di pensione.
fate domanda di pensione  a INPS  se siete CV ANTE 2007    e avete 57 + 35 anni per la legge su CV ANTE 2007

Luisa   questa  è vera disperazione

per i CV   ante 2007       ci vuole un provvedimento legislativo ( era impossibile inserirlo nell’emendamento del Governo ?) .

non bastano   soluzioni AMMINISTRATIVE

ciao Claudio

Lunedì 16 dicembre Maino MARCHI (PD), relatore per il disegno di legge di stabilità, passando all’esame del comma 127 e delle proposte emendative ad esso riferite, propone l’accantonamento degli emendamenti Gnecchi 1.967 e 1.661, riservandosi la presentazione di una riformulazione sulla medesima materia.

Marialuisa GNECCHI (PD) illustra le finalità del proprio emendamento 1.967.

Il viceministro Stefano FASSINA, condividendo l’importanza delle questioni poste dalla collega Gnecchi, ritiene opportuno affrontare la questione quando sarà affrontato il tema degli esodati.

La Commissione accantona gli emendamenti Gnecchi 1.967 e 1.661.

Ciao   tutti

Antonio Rinaldis di Torino sta scrivendo un libro su storie di esodati di tutte le tipologie

Vuole incontrare e intervistare persone che NON sono salvaguardati  e sono dopo nel  2015 o oltre.

Ci propone di incontrarlo a Milano. lunedì 23 o 30 dicembre alle ore 14,30-15 (Stazione Centrale di Milano poi si trova o un bar o una sede idonea)   Anche se ci sono feste di natale penso che possa essere utile raccontare le nostre storie.

Datemi un cenno via mail o telefono chi di voi  può esserci  –   poi divulgo su Forum, gruppi FB  lombardi e altri comitati.

Anche questo servirà alla causa  per salvare altri    di noi  esodati.

ciao Claudio

Da: rinal1960@libero.it  Inviato: martedì 17 dicembre 2013 20:51A: claudio.ardizio@libero.it

mi chiamo antonio rinaldis sono un insegnante di filosofia e sto scrvendo un libro sugli esodati. ti chiedo di mettermi in contatto con persone che abbiano vissuto storie particolarmentre significative che possano rendere la loro testimonianza. Le date per un eventuale incontro potrebbero essere lunedì 23 o 30 dicembre alle ore 14,30-15 presso la Stazione Centrale di Milano.

Per quanto riguarda Torino l’incontro potrebbe svolgersi presso la Camera del Lavoro dopo Natale.

il libro è in prevedita all’indirizzo rinaldis esodati.

saluti, antonio rinaldis

CHI INTERESSATO   lo segnali e  chieda  i suoi  telefoni   via mail      rinal1960@libero.it   e  anche a me claudio.ardizio@libero.it

RAI 3 mi mandaRai3    del 6.12.2013

RAI 3   Elsa Digati     http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-074018a8-71ff-4e05-ad57-3d865cba7544.html

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