Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Assemblea nazionale delle Rsu contro la riforma Fornero Milano 20-12-2013

Postato il 23 Dicembre 2013 | in Lavoro Privato, Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Documento conclusivo dell’Assemblea nazionale delle RSU autoconvocate a Milano il 20 Dicembre “contro la riforma Fornero delle pensioni”

L’assemblea nazionale delle Rsu contro la riforma Fornero tenutasi a Milano, autoconvocata da 150 Rsu contro la riforma Fornero , approva l’appello posto a base della autoconvocazione che diventa parte integrante di questa risoluzioni e assume il dibattito e contributi.
L’assemblea esprime forte preoccupazione per la situazione economica, sociale e occupazionale del Paese.
La violenta ricaduta della crisi sul mondo del lavoro riduce la garanzia di un reddito dignitoso per le lavoratici, i lavoratori e i pensionati, mentre già oggi milioni di cittadini privi di lavoro e di qualsiasi reddito vivono in condizioni drammatiche
La riforma delle pensioni attuata dal governo Monti e dall’allora Ministro Fornero ha aggravato questa situazione, soprattutto per le fasce più deboli della società.
La disoccupazione ai massimi storici e la precarietà cronica privano intere generazioni di un futuro autosufficiente. Il taglio degli ammortizzatori sociali contribuisce ad aumentare la sofferenza dei lavoratori espulsi anzitempo dal circuito del lavoro, spesso rappresentati e aiutati, anche dalle tante associazioni e gruppi nati e presenti su tali temi.
La crisi nel nostro Paese è affrontata nel peggiore dei modi possibili: invece di trasferire risorse dai ricchi e dai patrimoni per un nuovo modello di sviluppo si tagliano le tutele , si nega un futuro ai giovani e si rinvia il diritto alla pensione per i lavoratori più anziani.
Il prelievo fiscale non ha rispettato il dettato costituzionale che prevede una imposizione fiscale progressiva in rapporto alla capacità contributiva ma ha colpito prevalentemente lavoratori e pensionati. Queste risorse ingiustamente prelevate non sono state peraltro indirizzate per creare occupazione ma per salvare gli speculatori finanziari, banche in testa.
Sul fronte previdenziale non c’è la volontà di risanare fondi pensionistici in dissesto le cui passività gravano sui parasubordinati e sui lavoratori dipendenti. Mentre lo Stato non si assume l’onere derivante dal fatto che per decenni non ha versato i contributi per i propri dipendenti scegliendo di scaricare le passività dell’Inpdap sull’Inps . Queste scelte mettono a rischio i conti della previdenza e se non corrette possono essere strumentalizzate ancora una volta contro lavoratori e pensionati.
L’assemblea si impegna a una mobilitazione collettiva e unitaria su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di aprire un confronto con tutte le parti politiche e sociali, al fine di arrivare all’abrogazione e superamento dell’attuale sistema previdenziale per una profonda riforma equa e sostenibile della previdenza e dell’assistenza sociale.
L’assemblea invita le organizzazioni sindacali ad aprire una vertenza generale con il governo sulla base di una piattaforma preventivamente sottoposta all’approvazione dei lavoratori.
L’assemblea ritiene indispensabile che si avvii una fase di contatti e incontri nel territorio tra le RSU dei posti di lavoro pubblici e privati, allargando la partecipazione e condivisione a tutti i soggetti interessati a dare contributi fattivi e unitari alla comune battaglia per una riforma del sistema previdenziale italiano.
Si propone di avviare una fase di assemblee territoriali da concludersi con una nuova assemblea nazionale da tenersi alla fine del mese di febbraio e nella quale valutare tutti i contributi e decidere, tenendo conto dell’estensione del movimento e dei suoi risultati , una grande manifestazione nazionale.
L’assemblea decide di lanciare una petizione di massa sugli obiettivi a base della autoconvocazione sulla quale raccogliere adesioni nei luoghi di lavoro e nel territorio.
La gestione di questa fase viene affidata ad un Coordinamento volontario aperto alla partecipazione libera dei rappresentanti delle Rsu la cui prima riunione si terrà a Bologna il 10 gennaio.

PARTECIPIAMO

ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE RSU CONTRO LA RIFORMA FORNERO

VENERDÌ 20 DICEMBRE   ALLE  ORE 11  A  MILANO,

PRESSO LA SALA  DELLA PROVINCIA, IN VIA CORRIDONI 16.

APPELLO DELLE RSU

La legge Fornero sulle pensioni è sbagliata, dannosa per i lavoratori e il Paese. Essa sta provocando disastri sulle condizioni dei lavoratori che non riescono più ad andare in pensione, sui giovani che, anche per questo motivo, non entrano nel mondo del lavoro, sulla produttività del-
le imprese che sono bloccate nella possibilità di attuare il dovuto ricambio generazionale. Il sistema previdenziale oggi si fonda su una solidarietà a rovescio: pagano di più e godono meno dei benefici i lavoratori a basso reddito e i precari.
La politica del far pagare i costi della crisi ai pensionati e ai lavoratori, senza mai intervenire sulle grandi ricchezze e i possessori di grandi rendite finanziarie, non risolve le cause della crisi e genera gravi ingiustizie.
Pertanto è necessario che a partire dalla spinta delle RSU si possa avviare una lunga mobilitazione di contrasto per
cambiare la legge:

  • salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni e limiti alle pensioni d’oro;
  • flessibilità in uscita;
  • ripristino dei vecchi requisiti, 65 anni per gli uomini, 60 per le donne e i 40 anni di contributi per l’accesso alla pensione di vecchiaia e di anzianità in particolare per coloro che hanno iniziato a lavorare in età precoce e per i lavori usuranti;
  • superamento delle attuali sostanziali sperequazioni per le donne;
  • garanzia di una pensione dignitosa per i giovani, i precari e i migranti;
  • superamento dell’attuale giungla dei fondi integrativi.

Le risorse vanno ricercate nei grandi patrimoni finanziari e immobiliari, in una effettiva tassazione progressiva dei redditi, come prevede l’articolo 53 della Costituzione, e in una contribuzione omogenea per tutti i fondi pensionistici.

Le confederazioni sindacali devono aprire una vertenza reale con il Governo sostenuta da una duratura mobilitazione generale.

PER CONCORDARE LE INIZIATIVE A SOSTEGNO DI QUESTA PIATTAFORMA VIENE INDETTA

UNA ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE RSU E DEI DELEGATI VENERDÌ 20 DICEMBRE ALLE
ORE 11 A MILANO, PRESSO LA SALA DELLA PROVINCIA, IN VIA CORRIDONI 16.

RSU firmatarie   (al 6 dicembre 2013)

Gruppo Cgt-Cls
Electrolux (Susegana – TV)
Sammontana (Empoli – FI)
Hera Gas Acqua (BO)
Gruppo Editoriale L’Espresso (RM)
Istituto dell’Enciclopedia Italiana G.Treccani (RM)
Wolters Kluver
Ilva (Novi Ligure – AL)
Marcegaglia (Casalmaggiore – CR)
Glaxo (PR)
Chiesi (PR)
Coordinamento Nazionale Meccanizzazione Postale
Dolomiti Energia Trentino (TN)
Albany International Italia (VE)
Istituto Comprensivo Baseggio (Marghera – VE)
Bondioli&Pavesi (Suzzara – MN)
Pangborn (VA)
Garavaglia (VA)
Spii (VA)

e altre 150  RSU

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