Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Audizione in Regione Toscana del Cobas Lavoro Privato sull’igiene ambientale

Postato il 14 Maggio 2013 | in Lavoro Privato, Sindacato | da

Il Cobas lavoro privato non vuole accendere inutili polemiche e una infinita querelle su questioni che dovrebbero essere patrimonio di tutto il movimento sindacale come la difesa dei posti di lavoro, la salvaguardia dei contratti a tempo indeterminato, l’applicazione di contratti di miglior favore secondo il principio che ad uguale lavoro corrisponda sempre uguale retribuzione.

Nei cambi di appalto la modifica dei contratti è un elemento non solo negativo ma di divisione dei lavoratori con una fortissima riduzione dello stesso potere di contrattazione sindacale.

Capita sovente che nei cambi di appalto i contratti a tempo indeterminato passino a tempo determinato, capita che lavoratori precari anche in possesso dei requisiti per la assunzione vengano mandati a casa senza alcuna spiegazione logica.

Nel caso di Pioppogatto sono avvenuti fatti sui quali occorre aprire una riflessione.

Vediamo insieme i punti critici

  1. La cassa integrazione non è stata a rotazione, una parte significativa di dipendenti da quasi due anni è a casa, il datore di lavoro non ha considerato i carichi familiari, l’anzianità di servizio,non ha rispettato le regole che disciplinano le normative in materia di ammortizzatori sociali.
  2. Ai lavoratori in cassa è stata proposta l’assunzione a tempo determinato con contratti di pochi mesi dopo i quali non c’è alcuna certezza per il futuro.
  3. Alcuni lavoratori hanno accettato il contratto a tempo determinato non tanto per convinzione ma per mera necessità economica, nella speranza di vedere reiterato in futuro il contratto a tempo. Venuto meno il diritto del lavoro ha prevalso la disperazione economica e la paura di ritorsioni, non ultima quella di essere esclusi in futuro perfino dai contratti a tempo determinato
  4. Avremmo preferito trovare in ambito sindacale una intesa tra tutte le sigle presenti ma ciò non è stato possibile e ironia dela sorte proprio il Cobas non firmatario del contratto nazionale si trova a rivendicarne l’applicazione, quel contratto della Federambiente che prevede nei cambi di appalto la continuità del rapporto di lavoro alle stesse condizioni e retribuzioni.
  5. la situazione nel settore dell’igiene ambientale è sempre più confusa, i lavoratori sono divisi da molteplici contratti applicati (si va dal federambiente al fise, dal multiservizi a quello delle cooperative sociali solo per menzionare alcuni casi presenti nella regione Toscana), con differenze retributive enormi e una disparità di trattamento che risalta agli occhi di tutti
  6. Nel settore dell’igiene ambientale, in attesa della gara di affidamento al socio privato dell’Ato costa, la situazione è particolarmente confusa e a ciò bisogna aggiungere i tagli agli enti locali i cui debiti verso le società che gestiscono i rifiuti ammontano a cifre astronomiche Pensiamo a 18 gestori per la raccolta dei rifiuti con quasi 2000 addetti dei quali oltre 200 a tempo determinato. Il numero dei lavoratori impiegati nel settore è tuttavia maggiore perchè bisogna aggiungere ai 2000 addetti gli oltre 800 dipendenti di ditte esternalizzate dai Comuni toscani. Nel fiorentino è di poche settimane fa il licenziamento di alcuni dipendenti di cooperative in associazione temporanea di impresa, licenziamenti non nuovi nel settore dell’igiene ambientale
  7. La situazione creatasi nel Consorzio ambiente Versilia ha visto il Cobas rappresentare le istanze dei lavoratori che rivendicano il contratto a tempo indeterminato e per questo andranno in causa dopo la mancata conciliazione alla dpl di luca del 10 maggio scorso

Ci auguriamo che l’intervento della Regione toscana sia di grande aiuto per

– accelerare i tempi per  la gara dell’ato costa

– intervenire sul Governo al fine di sbloccare i fondi destinati ai Comuni debitori verso le società che gestiscono i rifiuti

– intervenire direttamente sulle società per il rispetto dei diritti dei lavoratori, soprattutto quelli con minori tutele. Proponiamo di inserire sempre clausole sociali a salvaguardia del personale, non clausole generiche ma con precisi riferimenti ai contratti di lavoro da applicare

– inserire nella gara una clausola ben precisa a sostegno della occupazione a tempo indeterminato e per applicare un unico contratto agli operatori del settore rispetto dei profili professionali e delle professionalità acquisite senza demansionamento del personale con il ricatto occupazionale.

Il Cobas lavoro privato chiede alla Regione Toscana di attivare un tavolo permanente con le organizzazioni sindacali e le società che gestiscono i servizi di igiene ambientale, nell’ottica di salvaguardare professionalità, contratti, diritti e posti di lavoro.

Pisa 13 Maggio 2013

Cobas Lavoro Privato Versilia e Pisa

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