Il Cobas lavoro privato non vuole accendere inutili polemiche e una infinita querelle su questioni che dovrebbero essere patrimonio di tutto il movimento sindacale come la difesa dei posti di lavoro, la salvaguardia dei contratti a tempo indeterminato, l’applicazione di contratti di miglior favore secondo il principio che ad uguale lavoro corrisponda sempre uguale retribuzione.
Nei cambi di appalto la modifica dei contratti è un elemento non solo negativo ma di divisione dei lavoratori con una fortissima riduzione dello stesso potere di contrattazione sindacale.
Capita sovente che nei cambi di appalto i contratti a tempo indeterminato passino a tempo determinato, capita che lavoratori precari anche in possesso dei requisiti per la assunzione vengano mandati a casa senza alcuna spiegazione logica.
Nel caso di Pioppogatto sono avvenuti fatti sui quali occorre aprire una riflessione.
Vediamo insieme i punti critici
- La cassa integrazione non è stata a rotazione, una parte significativa di dipendenti da quasi due anni è a casa, il datore di lavoro non ha considerato i carichi familiari, l’anzianità di servizio,non ha rispettato le regole che disciplinano le normative in materia di ammortizzatori sociali.
- Ai lavoratori in cassa è stata proposta l’assunzione a tempo determinato con contratti di pochi mesi dopo i quali non c’è alcuna certezza per il futuro.
- Alcuni lavoratori hanno accettato il contratto a tempo determinato non tanto per convinzione ma per mera necessità economica, nella speranza di vedere reiterato in futuro il contratto a tempo. Venuto meno il diritto del lavoro ha prevalso la disperazione economica e la paura di ritorsioni, non ultima quella di essere esclusi in futuro perfino dai contratti a tempo determinato
- Avremmo preferito trovare in ambito sindacale una intesa tra tutte le sigle presenti ma ciò non è stato possibile e ironia dela sorte proprio il Cobas non firmatario del contratto nazionale si trova a rivendicarne l’applicazione, quel contratto della Federambiente che prevede nei cambi di appalto la continuità del rapporto di lavoro alle stesse condizioni e retribuzioni.
- la situazione nel settore dell’igiene ambientale è sempre più confusa, i lavoratori sono divisi da molteplici contratti applicati (si va dal federambiente al fise, dal multiservizi a quello delle cooperative sociali solo per menzionare alcuni casi presenti nella regione Toscana), con differenze retributive enormi e una disparità di trattamento che risalta agli occhi di tutti
- Nel settore dell’igiene ambientale, in attesa della gara di affidamento al socio privato dell’Ato costa, la situazione è particolarmente confusa e a ciò bisogna aggiungere i tagli agli enti locali i cui debiti verso le società che gestiscono i rifiuti ammontano a cifre astronomiche Pensiamo a 18 gestori per la raccolta dei rifiuti con quasi 2000 addetti dei quali oltre 200 a tempo determinato. Il numero dei lavoratori impiegati nel settore è tuttavia maggiore perchè bisogna aggiungere ai 2000 addetti gli oltre 800 dipendenti di ditte esternalizzate dai Comuni toscani. Nel fiorentino è di poche settimane fa il licenziamento di alcuni dipendenti di cooperative in associazione temporanea di impresa, licenziamenti non nuovi nel settore dell’igiene ambientale
- La situazione creatasi nel Consorzio ambiente Versilia ha visto il Cobas rappresentare le istanze dei lavoratori che rivendicano il contratto a tempo indeterminato e per questo andranno in causa dopo la mancata conciliazione alla dpl di luca del 10 maggio scorso
Ci auguriamo che l’intervento della Regione toscana sia di grande aiuto per
– accelerare i tempi per la gara dell’ato costa
– intervenire sul Governo al fine di sbloccare i fondi destinati ai Comuni debitori verso le società che gestiscono i rifiuti
– intervenire direttamente sulle società per il rispetto dei diritti dei lavoratori, soprattutto quelli con minori tutele. Proponiamo di inserire sempre clausole sociali a salvaguardia del personale, non clausole generiche ma con precisi riferimenti ai contratti di lavoro da applicare
– inserire nella gara una clausola ben precisa a sostegno della occupazione a tempo indeterminato e per applicare un unico contratto agli operatori del settore rispetto dei profili professionali e delle professionalità acquisite senza demansionamento del personale con il ricatto occupazionale.
Il Cobas lavoro privato chiede alla Regione Toscana di attivare un tavolo permanente con le organizzazioni sindacali e le società che gestiscono i servizi di igiene ambientale, nell’ottica di salvaguardare professionalità, contratti, diritti e posti di lavoro.
Pisa 13 Maggio 2013
Cobas Lavoro Privato Versilia e Pisa
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