Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Autoferrotranvieri in lotta a Firenze

Postato il 7 Dicembre 2013 | in Italia, Scenari Politico-Sociali, Territori | da

Assemblea dei lavoratori ataf riunitasi alle ore 21, visto l’esito negativo in sede prefettizia con l’azienda ha deciso di continuare lo sciopero….domani mattina assemblea alle 400 presso i depositi.

Anche stamani i lavoratori di ataf si sono fermati nonostante la precettazione e le denunce per interruzione di pubblico servizio. Dalle 9 in poi saranno tutti in assemblea permanente presso il deposito delle cure in viale dei mille.

Chi volesse portare la propria solidarietà è benvenuto

I lavoratori e le lavoratrici Ataf

Anche alla CTT di Pisa (dopo lo sciopero a oltranza nemmeno proclamato di giovedì, ma scattato dopo avere avuto la notizia di quello ATAF e che si è esteso anche in provincia, a Pontedera e a S. Miniato) venerdì mattina alle 4,00 assemblea e presidio davanti al deposito di Ospedaletto, con lo sciopero che continuerà.

Ataf: comunicato Cobas Comune di Firenze

Ataf, nonostante decenni di mala gestione che ha prodotto debiti e poltrone, è ancora un punto fermo di questa città. Una proprietà collettiva di tutti i cittadini. Una grande ricchezza comune che negli anni si è incrementata con accumulo di saperi e di professionalità. Ataf, quindi, come bene comune, un capitale sociale inestimabile a cui tutti i fiorentini, in particolare i ceti popolari: operai, pendolari, studenti, pensionati che in 65 anni di storia hanno contribuito a costruire, con la fiscalità generale e pagando abbonamenti e biglietti.

Ataf, fino a ieri società pubblica, una ricchezza sociale prodotta e riprodotta da 65 anni di lavoro di migliaia di uomini e donne, dall’intelligenza collettiva di un’intera città, al di fuori da logiche di profitto con l’unica finalità di salvaguardare il diritto naturale e costituzionale della mobilità pubblica.

L’Attuale Giunta guidata dal Sindaco Renzi, addirittura in anticipo rispetto all’annunciato piano di liberalizzazioni del governo delle larghe intese, ha svenduto interamente ai privati, per 40 denari, questo immenso patrimonio pubblico. Questo signore, che ha costruito il suo consenso con argomenti demagogici e populisti tipo “il nuovo che avanza” , “rinnovamento della vecchia classe politica con la rottamazione delle nomenclature” e altre sciocchezza di questo genere, riceve elogi solo dagli esponenti della destra più reazionaria dimostrandosi, come hanno scritto i lavoratori e le lavoratrici Ataf, “nemico di tutti i lavoratori”, a partire dai dipendenti comunali contro i quali, come è noto, ha scatenato una vera e propria guerra di classe.

E sono proprio le potenti multinazionali del settore deputate ad appropriarsi di questa ricchezza sociale, pronte a spartirsi “l’osso” estraendo profitto attraverso l’unico modo possibile: compressione dei salari, smantellamento dei diritti e abbassamento della qualità dei servizi.

L’intelligenza politica e la determinazione che stanno dimostrando i lavoratori e le lavoratrici di Ataf sta proprio nell’aver colto immediatamente la portata generale di questa lotta, nell’aver capito che la battaglia per difendere il posto di lavoro e la sua qualità dalla inevitabile ristrutturazione imposta dal soggetto privato, va coniugata alla resistenza alle politiche liberiste, alla trasformazione dei servizi in merce, alla difesa di Ataf come bene comune.

Le lotte che stanno coinvolgendo altre aziende dei trasporti (vedi Genova) rende ancor più necessario il consolidamento e l’allargamento di un articolato movimento popolare che ponga un veto generalizzato alla privatizzazione dell’insieme dei servizi in gestione pubblica e dei beni comuni.

Battersi per la difesa della dimensione pubblica di Ataf non è pertanto una battaglia simbolica o resistenziale, si tratta di una battaglia concreta e generale la cui controparte, ma già lo sapevamo, non è rappresentata solo dal sovrano di Palazzo Vecchio, ma dall’insieme delle forze reazionarie che si oppongono al percorso delle lotte operaie e sociali per costruire un nuovo ordine sociale.

È con questo spirito e con questi contenuti che il Cobas del comune di Firenze esprime la propria incondizionata solidarietà ed appoggio concreto alla lotta del lavoratori e lavoratrici Ataf.

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