November 23, 2024
Alla Bormioli di Fidenza stanno avvenendo fatti gravissimi. I facchini che lavorano per una cooperativa in appalto allo stabilimento (tutti lavoratori immigrati), hanno subito un duro attacco alle loro condizioni di vita e di lavoro (già pesanti per i duri ritmi di lavoro e i bassi salari): in seguito a un cambio di appalto, la nuova cooperativa si è rifiutata di riassumere tutti i lavoratori, imponendo tra l’altro un peggioramento delle condizioni contrattuali (inquadramento, ferie, tfr, ecc).
Per questo, i lavoratori, organizzandosi con il sindacato Si.Cobas, hanno iniziato un’azione di sciopero e di lotta, che prosegue ormai da diverse settimane, per chiedere la riassunzione di tutti i lavoratori e il rispetto delle precedenti condizioni contrattuali. Una lotta che ha avuto il sostegno di tante realtà di lotta del territorio.
La Bormioli si è subito schierata contro le legittime rivendicazioni dei lavoratori, chiamando la polizia a difesa dei propri profitti. Nessun rappresentante, né della Bormioli né della cooperativa in appalto, ha accettato di aprire una trattativa coi lavoratori, preferendo rivolgersi direttamente alla polizia! Venerdì 8 gennaio, i poliziotti, in assetto antisommossa, hanno sgomberato con violenza il picchetto di sciopero, caricando sui blindati circa 40 persone, tra facchini e solidali, che sono stati trattenuti in questura per più di dieci ore e denunciati per aver organizzato lo sciopero! I lavoratori hanno deciso di non lasciarsi intimorire dalla repressione e di andare avanti con la lotta. Ma anche la repressione non si è fermata: venerdì 15 gennaio gli scioperanti sono stati nuovamente caricati dalla polizia, che ha dato vita a una vera e propria caccia all’uomo, infine presidiando per ore l’interno della fabbrica. Un operaio, durante le cariche, ha avuto un malore ed è stato portato al pronto soccorso.
Si tratta di attacchi gravissimi al diritto di sciopero, che hanno suscitato indignazione a livello internazionale: attestati di solidarietà ai lavoratori e agli attivisti aggrediti sono arrivati da sindacati di diversi Paesi, dal Brasile alla Spagna al Paraguay. Attacchi che vanno di pari passo con analoghi atti repressivi in tutto il mondo del lavoro: dalle continue aggressioni poliziesche ai picchetti, alle denunce e ai fogli di via per gli attivisti sindacali, fino ai più generali attacchi ai diritti sindacali (come l’accordo vergogna sulla rappresentanza e l’inasprimento delle leggi antisciopero nei cosiddetti “servizi essenziali”, in particolare nei trasporti).
Facciamo appello a sostenere la lotta dei facchini della Bormioli, sia portando sostegno e solidarietà al loro sciopero, sia promuovendo, in tutte le città, azioni di boicottaggio dei prodotti Bormioli. Organizziamo volantinaggi o flash mob (con cartelli o striscioni) davanti ai supermercati oppure davanti agli spacci della Bormioli.
Indichiamo qui alcuni spacci della Bormioli dove è possibile organizzare volantinaggi o inziative: Fidenza Factory Outlet (Fidenza), Franciacorta Outlet village (Rodengo Saiano, BS), Mantova Outlet (Bagnolo S.Vito, MN), Milano Flagship Store (via Garibaldi, 3, MI), Barberino Designer Outlet (Barberino del Mugello, BS); Valmontone Outlet (Valmontone, Roma), Palmanova Factory Outlet (Aiello del Friuli, UD). Ma ricordiamo che i prodotti della Bormioli (vasetti, bicchieri, ecc) sono venduti in tutti i supermercati.
Per seguire la campagna e inviare comunicazioni delle iniziative:
www.coordinamentonoausterity.org
info@coordinamentonoausterity.org
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